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Il processo Spiotta. La Corte d’Assise straordinaria a Chiavari al Centro studi “Memoria in rete”

GIOVEDÌ 16 MARZO 2023 ore 16.30

Presso il Centro studi “Memoria in rete” in via Giò Batta Valle, 6, La Spezia, presentazione del libro:

Il processo Spiotta. La Corte d’Assise straordinaria a Chiavari
di Giorgio Viarengo
Internos Edizioni, aprile 2022

Dialoga con l’Autore Giorgio Pagano,
Copresidente Comitato provinciale unitario della Resistenza, La Spezia

Il volume, con prefazione del Dott. Francesco Cozzi (già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova) affronta il tema dell’apertura in Chiavari della Corte d’Assise Straordinaria per i processi ai criminali fascisti.

Tra questi è istruito il processo al fascista Vito Spiotta e ai suoi più stretti collaboratori, Righi e Podestà che si tenne in Chiavari il 18 agosto del 1945.

Il lavoro di Viarengo, grazie alle documentazioni conservate presso l’Archivio di Stato in Genova e Roma, ricostruisce le diverse fasi del processo.

La ricerca si è spinta sino agli archivi romani dell’Istituto Luce, dove erano conservate le immagini originali del processo chiavarese; grazie a Cristina Pitruzella, autrice di un video, è disponibile un documentario che restituisce “La memoria di un Processo”.

Libri: Nello Olivieri. Vita e morte misteriosa di un eroe della Resistenza, di Ivan Campagnolo

Il 27 agosto 1944, il partigiano Nello Olivieri, originario di Mocrone, in Lunigiana, viene ucciso nei boschi nella Valsesia. La sua morte, però, è ancora avvolta nel mistero.

A quasi ottant’anni di distanza, lo scrittore Ivan Campagnolo, di Borgosesia, ripercorre tutta la storia del partigiano lunigianese, cui è dedicata la Scuola elementare di Rebocco e, partendo dai comunicati ufficiali, dalle testimonianze raccolte negli anni dai vari sopravvissuti, da sopralluoghi sul campo, ricostruisce le ultime ore di questo valoroso comandante partigiano.

Il suo libro, che si intitola “Nello Olivieri. Vita e morte misteriosa di un eroe della Resistenza”, edito a cura dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, sarà presentato venerdì 25 novembre presso il Centro Studi Memoria in Rete, Via Gio Batta Valle 6, alle ore 16,30.

L’evento è organizzato dall’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – Fondazione ETS in collaborazione con il Comune della Spezia.

Dialogherà con l’autore la giornalista Annalisa Coviello.

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

Per ulteriori informazioni:

isr@comune.sp.it

Difendiamo la Storia

La Storia ha diverse proprietà, alcune molto difficili da afferrare. Nonostante ciò, noi siamo invasi da questa materia in ogni cosa che facciamo e ci rivolgiamo ad essa nei più svariati modi:

Per esempio, aiuta a comprendere il presente perché solo una conoscenza della Storia può aiutare a capire ciò che ci circonda. Qualsiasi evento che viviamo presenta delle conseguenze che possono essere analizzate dai contemporanei e dai posteri, perciò studiare la storia offre strumenti d’inestimabile valore per la comprensione del presente.

In secondo tempo, l’interpretazione critica dello svolgersi della vicende umane del passato ci aiuta a capire il nostro ruolo nella società. L’identità di ognuno di noi dipende dal contesto culturale nel quale è cresciuto e ci si è formati. Perciò, il substrato culturale e sociale in cui viviamo è frutto di un percorso storico, di avvenimenti e stratificazioni che si sono susseguite e avviluppate tra di loro.

Infine, la storia aiuta a costruire il futuro. In qualsiasi momento della nostra vita come cittadini di uno Stato, lo studio della storia rappresenta una risorsa fondamentale. E non solo perché contribuisce alla comprensione del presente, ma perché ci porta a pensare quali conseguenze porterà questa o quella azione o quale futuro si possa costruire. Solo studiando la storia si comprende il contesto, e siamo direttamente responsabili del suo cambiamento.

L’ISR spezzino e il centro studi Memoria in Rete condivide e sottoscrive il Manifesto in difesa della Studio della Storia:

“La storia è un bene comune.

La sua conoscenza è un principio di democrazia e di uguaglianza tra i cittadini.

È un sapere critico non uniforme, non omogeneo, che rifiuta il conformismo e vive nel dialogo.

Lo storico ha le proprie idee politiche ma deve sottoporle alle prove dei documenti e del dibattito, confrontandole con le idee altrui e impegnandosi nella loro diffusione.

Ci appelliamo a tutti i cittadini e alle loro rappresentanze politiche e istituzionali per la difesa e il progresso della ricerca storica in un momento di grave pericolo per la sopravvivenza stessa della conoscenza critica del passato e delle esperienze che la storia fornisce al presente e al futuro del nostro Paese.”


– Andrea Giardina, Liliana Segre, Andrea Camilleri.

Leggi il manifesto

27 Gennaio: Giorno della Memoria

A partire dal 29 gennaio 2019, nella sede del Centro Studi Memoria in Rete alla Spezia, sarà visitabile una esposizione degli elaborati multimediali presentati nell’ambito del bando di concorso* indetto da ANED e intitolato a Franco Cetrelli** e Adriana Revere***, e di altri materiali dedicati alla commemorazione del Giorno della Memoria, nell’ottica degli spezzini deportati.

Nelle giornate successive seguirà un lavoro di gruppo con le classi terze della scuola secondaria inferiore Cervi e di quelle superiori della provincia, per un confronto con relazione sulle dinamiche della memoria e quale significato può avere oggi per ognuno di noi.

Dal 29 al 31 gennaio dalle 9,30 alle 12,30
in via Gio Batta Valle 6, La Spezia

* Tema del bando di concorso
“Dalla repressione fascista alle leggi “razziali” e alle deportazioni: Adriana e Franco, giovani simbolo spezzini, vittime del nazifascismo”

** Franco Cetrelli
nasce alla Spezia il 24 dicembre 1930; apprendista nel negozio del fotografo di Migliarina, viene catturato assieme al titolare il 19 settembre 1944, durante una serie di arresti di partigiani e collaboratori della Resistenza. Avviato al carcere e poi al Campo di Bolzano, è deportato al Campo di Mauthausen dove  il 22 aprile 1945 assieme ad altri  deportati viene fucilato per rappresaglia dalle SS nell’Appelplatz.

*** Adriana Revere
nasce alla Spezia il 18 dicembre 1934; i  genitori Emilia De Benedetti  e Enrico Revere vengono arrestati in Vezzano Ligure per appartenenza alla “razza ebraica”;  la piccola viene catturata insieme ai genitori e inviata con loro al Campo di concentramento di Fossoli. Il 22 febbraio 1944 la famiglia è deportata al Campo di sterminio di Auschwitz; il padre, trasferito a Flossenburg, è ucciso otto mesi dopo l’arrivo; Adriana e la madre sono uccise il giorno stesso dell’arrivo ad Auschwitz, 24 febbraio 1944.

La Battaglia del Gottero 20 gennaio 1945

Dal 22 al 24 gennaio 2019, nella sede del Centro Studi-Memoria in Rete esposizione di materiale rievocativo della battaglia del Gottero a cura di Massimiliano Pisano dell’Associazione Stella Tricolore.

Nelle giornate successive seguiranno proiezione di filmati e documentari e testimonianze dei protagonisti di allora, tratti da “Voci della Memoria”.

Il percorso storico rievocativo del lungo inverno del 1944-’45 intende interagire con un pubblico sempre più ampio e creare con esso una corretta e scientifica visione del passato.

A cura di Tiziano Vernazza
Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea

via Gio Batta Valle 6, La Spezia
Dal 22 al 24 gennaio
Dalle ore 9:30 alle ore 12:30