A partire dal mese di ottobre, su iniziativa dell’Università popolare della Spezia e dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, al dott. Luca Mariano, già collaboratore dell’ISR, viene conferito un incarico archivistico per onorare la memoria di Lorenzo Vincenzi, Presidente delle due importanti istituzioni culturali cittadine, venuto a mancare nello scorso gennaio, lasciando un profondo vuoto umano e culturale.
L’incarico è destinato al riordino di carte conservate nell’Archivio storico dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea non ancora inventariate e riguardanti il Fondo ANPPIA e documenti del partito fascista repubblicano della Spezia.
Al termine del lavoro è prevista la presentazione dei risultati dell’importante operazione di recupero dei due fondi.
L’assegnazione di questo incarico non è solo l’occasione per mantenere vivo il ricordo del Suo impegno verso queste due entità culturali e della Sua appassionata esistenza verso la ricerca storica, ma anche e soprattutto un bellissimo modo di investire sul futuro nel fornire ulteriori elementi di conoscenza della storia contemporanea del territorio spezzino.
Di tutto ciò Lorenzo Vincenzi sarebbe stato contento, vista la sua ricchezza di interessi per lo studio e la ricerca. Va altresì evidenziato che la formazione storica rappresentava per Lui, prima di tutto, una forma di educazione alla critica e, quindi, alla libertà delle coscienze da ogni forma di manipolazione.
Venerdì 22 ottobre, presso la Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso”, la dott.ssa Patrizia Gallotti, presidente dell’ISR della Spezia, presenta, in prima nazionale, il libro “Il buon tedesco”, dello storico Carlo Greppi edito da Laterza.
Il libro racconto la storia del capitano tedesco Rudolf Jacobs, Medaglia d’argento al Valor Militare, ben noto in tutto il territorio spezzino e anche oltre, per la sua scelta di aderire alla Resistenza, morendo eroicamente il 3 novembre 1944.
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Come per tutti gli eventi Libriamoci 2021, è obbligatoria la certificazione verde (GreenPass)
In occasione del Centesimo anniversario dei Fatti di Sarzana, del 21 luglio 1921, Archivi della Resistenza insieme all’Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), all’ANPI Sarzana e al Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo, organizza un Convegno di Studi il 16 e il 17 luglio 2021, a Sarzana nella Sala delle Capriate in Fortezza Firmafede.
Le due giornate si studi prevedono 21 relazioni, con alcuni dei principali storici del periodo storico interessato ed esperti dei Fatti di Sarzana, ma anche i rappresentanti delle associazioni antifasciste e giovani ricercatori. L’intento del convegno è di affrontare sia una ricostruzione degli eventi e inserirla nel più ampio contesto storico e politico, sia indagare alcuni elementi poco conosciuti e persino inediti.
Ecco l’elenco dei nomi (secondo il calendario degli interventi): Spartaco Geppetti Angelo d’Orsi, Luigi Monardo Faccini, Eros Francescangeli, Andrea Ventura, @Franco Bertolucci, Marco Rossi, Martina Guerrini, Cesare Bermani, Mimmo Franzinelli, Paolo Pezzino, Roberto Bianchi, Davide Conti, Gino Vatteroni, Monica Schettino, Emanuele De Luca, Massimo Michelucci, William Gambetta, Luigi Balsamini, Tiziano Vernazza, Giorgio Pagano, Françoise Morel Fontanelli, Alessio Giannanti, Massimo Meliconi.
Il 21 luglio 1921 avvenne a Sarzana uno dei fatti più significativi ed emblematici del breve intermezzo storico tra “biennio rosso” e la Marcia su Roma. Un evento inserito nel generale contesto di rafforzamento dello squadrismo fascista e, contestualmente, di costruzione di una prima forma di resistenza armata e organizzata. I “Fatti di Sarzana” del 21 luglio 1921 consentono di guardare a quel decisivo momento della storia d’Italia da un’angolatura unica e particolare, individuando la tensione innescata da una violenza squadrista che muoveva i suoi passi tra Carrara e La Spezia generando, così come in altre parti del paese, scontri e azioni di stampo intimidatorio e violento.
Un convegno che è soprattutto l’occasione di mettere in relazione gli studiosi con l’intera cittadinanza. Affinché le pagine di storia non vengano chiuse o riscritte e per favorire la sensibilizzare della cittadinanza sul significato storico e civile dell’antifascismo, a partire da un evento storico così significativo per la storia cittadina e nazionale, presentato dalla più autorevole e aggiornata ricerca storico-scientifica.
Per la partecipazione al convegno in presenza è obbligatoria la prenotazione scrivendo una mail a info@anppia.it o info@archividellaresistenza.it oppure chiamando i numeri 06.6869415 (sede ANPPIA), 342.3714053 o 349.3278060. Il convegno sarà trasmesso anche in streaming sui canali social di Archivi della Resistenza (Facebook e Youtube). La partecipazione in presenza al convegno viene riconosciuta come corso di formazione per i docenti delle scuole secondarie e dà complessivamente 12 ore di crediti formativi (3 ore per ogni sessione del convegno). Mandare la scheda di iscrizione – da scaricare su www.resistenzaapuana.it – compilata e firmata alla mail info@archividellaresistenza.it
IL PROGRAMMA
16 LUGLIO 2021
ore 9.15 Iscrizione al convegno ore 9.30 Saluti istituzioni e enti patrocinatori ore 10.00 Apertura del convegno
SPARTACO GEPPETTI (Presidente ANPPIA) Saluti e introduzione al convegno
ANGELO D’ORSI (Università di Torino) Il rosso e il nero. L’anno 1921
LUIGI MONARDO FACCINI (scrittore e regista) “Nella città perduta di Sarzana”, il film che Sandro Pertini autenticò salvandolo dalla censura
EROS FRANCESCANGELI (storico) Arditi del popolo, arditismo di guerra e combattentismo: analisi di un nesso tra storia e storiografia (1918-1922)
ore 15.00 – Presiede ANGELO D’ORSI (Università di Torino)
ANDREA VENTURA (Università di Pisa – Direttore ISREC) Sarzana 1921. Politica e violenza tra storia e storiografia
FRANCO BERTOLUCCI (Centro Studi Biblioteca “Franco Serantini”) Avanti siam ribelli… La tradizione libertaria e la prima resistenza al fascismo nella Toscana nord-occidentale
MARCO ROSSI (storico) La battaglia di Livorno (1920-1923)
Pausa caffè
MARTINA GUERRINI (storica) Le “ardite” del popolo
CESARE BERMANI (storico) La battaglia di Novara (1922)
MIMMO FRANZINELLI (storico) Squadrismo e resistenza popolare
17 LUGLIO 2021
ore 9.00 – Presiede PAOLO PEZZINO (Presidente Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”)
ROBERTO BIANCHI (Università di Firenze) 1921 Squadrismo, barricate, repressione: uno sguardo d’insieme
DAVIDE CONTI (storico, consulente della Procura di Bologna) Dalla continuità dello stato al populismo storico. Il caso di Sarzana
GINO VATTERONI (Circolo Culturale Anarchico “Gogliardo Fiaschi”) Fascisti e anarchici apuani nei Fatti di Sarzana
Pausa caffè
MONICA SCHETTINO (ISRSC nel Biellese nel Vercellese e in Valsesia) Su una dispersa cronaca dei fatti di Sarzana: lo scrittore Cesare Vico Lodovici
EMANUELE DE LUCA (Archivi della Resistenza) “Martiri della patria”. Immaginari fascisti e nazional-patriottici sui fatti di Sarzana.
MASSIMO MICHELUCCI (ISRA – Istituto Storico della Resistenza Apuana) Bellugi squadrista a Sarzana, podestà a Massa. La questione del monumento.
ore 15.00 – Presiede ANDREA VENTURA (Università di Pisa – Direttore ISREC)
WILLIAM GAMBETTA (Centro Studi Movimenti di Parma) Gli arditi di Picelli sulle barricate di Parma
LUIGI BALSAMINI (storico) Gli Arditi del popolo e il movimento operaio
TIZIANO VERNAZZA (ISR – Istituto storico della Resistenza e età contemporanea La Spezia) A cento anni dai Fatti di Sarzana. Il ruolo di Spezia. Pausa caffè
GIORGIO PAGANO (storico) Le memorie inedite di Papirio Isopo: da ardito del Piave ad ardito del popolo
FRANÇOISE MOREL FONTANELLI (ricercatrice TELEMME UMR 7303 AMU-CNRS) I senzapatria a Marsiglia: alcune note sui libertari toscani emigrati negli anni Venti e Trenta del ’900
ALESSIO GIANNANTI (Archivi della Resistenza) Victor Vita e le “vittime oscure”
Discussione
MASSIMO MELICONI (Vice Presidente ANPPIA) Conclusioni
Nell’ambito del progetto Memoria Visibile, in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, l’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Spezia presenta la proiezione del film Una vita difficile, regia di Dino Risi, con Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi (1961).
Interviene il Prof. Lorenzo Moretti.
Appuntamento giovedì 27 Maggio 2021, alle ore 17,30 presso il cinema Il Nuovo in via Colombo 99, La Spezia.
Con questa breve presentazione di testate locali si vuole porre l’attenzione sulla festività del Primo Maggio e sul valore che ha il lavoro, anche quello che spesso non consideriamo significativo.
Il periodico, gazzetta, foglio volante, o numero unico che dir si voglia, alla sua nascita, si presenta di importanza fondamentale per lo sviluppo di quei grandi processi storico-politici che hanno caratterizzato la rivoluzione borghese. E il movimento operaio, sin dalle sue prime lotte, si è ricollegato direttamente a questa esperienza. Ha capito l’importanza straordinaria dello strumento stampa e ne ha fatto un mezzo di diffusione della propria azione sia sul piano teorico che sul piano dell’attività pratica.
Ne sono la dimostrazione alcune testate qui rappresentate, in particolare alcuni numeri unici di indubbio valore e di forte valenza storico-documentale, conservati, in originale, presso la Biblioteca civica “Ubaldo Mazzini” della Spezia.
In questi fogli, di veloce elaborazione e di agile impiego, formidabili mezzi di propaganda e agitazione, si denunciavano gli abusi dei datori di lavoro e si riproducevano le rivendicazioni più sentite dai dipendenti, si sottolineavano momenti politicamente importanti e commemorazioni di date storiche e manifestazioni.
Ancora una volta ci apprestiamo a celebrare l’anniversario della Liberazione in modo virtuale e l’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’età Contemporanea della Spezia ha in programma diverse iniziative che si svolgeranno nell’arco di tutta la giornata. Seguite la pagina Facebook dell’Istituto per avere accesso a tutti i materiali.
Seguirà, dalle ore 15.00, la condivisione del docu-film “La battaglia dei Casoni (SP) 3 agosto 1944” dell’Associazione Stella Tricolore col contributo storico dell’ISR La Spezia.
Il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. La data prescelta, il 10 febbraio, è il giorno in cui nel 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi che assegnavano alla Jugoslavia, l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza italiani.
Riportiamo la testimonianza di un giovane esule dall’Arena di Pola, periodico nato a Pola, oggi in Croazia, il 29 luglio 1945, sotto la spinta del Comitato di Liberazione Nazionale di Pola che aveva contatti con gli esuli giuliani in Italia e con il Comitato di Liberazione Nazionale italiano, di martedì 2 ottobre 1962:
“Sono una ragazza di quindici; anni, figlia di profughi istriani, nata a La Spezia nella caserma Ugo Botti che si trova nella frazione di Muggiano. Quivi abitai per quindici anni che per me trascorsero felici e sereni in mezzo a gente affratellata dall’esodo perché figli della stessa terra. Ecco come ricordo la caserma. Era un grande fabbricato, dove prima della venuta dei profughi alloggiavano i militari. All’entrata v’era un grande cancello che s’apriva dinnanzi ad una strada fiancheggiata da un albero a sinistra una casetta in un campo sportivo ed a destra un prato, dove i bimbi giocavano e le donne si sedevano a fare la calza e chiacchieravano. La caserma internamente sembrava un labirinto era percorsa da bambini nei lunghi corridoi dove per noi bambini era molto comodo giocare nei giorni lunghi e piovosi dell’inverno ricordo che avevo molte amiche e giocavamo sempre assieme, ma spesse volte le donne ci brontolavano perché le disturbavamo nei loro lavori. Dietro alla caserma v’era una cappella dove alla domenica veniva un sacerdote a celebrare la Santa Messa; accanto alla cappella vi era un negozio di commestibili e spaccio di vini un verduraio. Un mercatino in miniatura dove si riuniva la gente e per noi era molto comodo comperarvi. Io la caserma la ricordo cosi, piena di gente che viveva assieme come in una grande famiglia, e ne avrò sempre un caro ricordo. Entro le sue mura che hanno offerto a tanti profughi ospitalità ho passato dieci anni della mia vita.”
Riportato da Annamaria Ambrosini
L’istituto storico spezzino ricorda il 10 febbraio perché nella Città della Spezia questo giorno riporta alla memoria la “Caserma Ugo Botti” della Marina Militare, dove furono accolti mille esuli istriani.
Approfondimenti
Nel 2019 l’iniziativa del Centro studi Memoria in Rete Foibe e Esodo: 1918-1956 la tragedia sul confine orientale ha visto un’esposizione di 10 pannelli della Fondazione Memoria della Deportazione (aderente all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri) dal titolo “Fascismo, foibe, esodo” e la proiezione di filmati e documentari sulla tragica vicenda del confine orientale e dei polesani spezzini.
Atti del convegnoFascismo, foibe, esodo tenutosi a Trieste nel settembre 2004, a chiusura del congresso nazionale dell’ANED.
Relazione di Enzo Collotti: L’Italia, un paese che non ha ancora fatto i conti col proprio passato – TR febbraio 1997.
Percorsi tematici per il Giorno del Ricordo e altra documentazione messa a disposizione dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia.
Il 27 gennaio ricorre l’anniversario della liberazione degli ebrei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, da parte delle truppe dell’Armata Rossa, nel 1945. Per questo motivo si è stabilito di celebrare proprio in questa data il ‘Giorno della Memoria’.
Lo ha deciso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria, per commemorare le vittime della tragedia dell’Olocausto.
Il programma delle celebrazioni per quest’anno, a causa dell’emergenza Covid19, si svolgeranno in modo esclusivamente virtuale e non in presenza.
L’ISR propone sulla pagina Facebook“Parole di memoria: ricordi e testimonianze”; interviste, lungometraggi e considerazioni che riguardano i deportati spezzini che hanno vissuto quei tragici anni in un campo di concentramento.
A partire dalle ore 10.00 sarà possibile ascoltare le testimonianze di Bianca Paganini Mori, Mirella Stanzione, Lauro Ferrato e Adriano Guidi.
Verranno anche presentati gli elaborati dei ragazzi delle scuole superiori sul tema della Shoah (gennaio 2019)
Infine invitiamo i giovani a mandare all’ISR, tramite i canali social, frasi che fanno ricordare in modo personale e incisivo la ricorrenza.
Tutto il materiale ricevuto sarà conservato e pubblicato in una nuova sezione del sito ISR: “Per non dimenticare”.
Per approfondire:
L’Italia ha istituito formalmente la giornata commemorativa con alcuni anni d’anticipo rispetto alla risoluzione delle Nazioni Unite, per ricordare le vittime dell’Olocausto e tutti coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei. Le finalità di questa giornata commemorativa vengono delineate attraverso gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000:
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere».
È mancato il nostro presidente professore Lorenzo Vincenzi. Lo ricordiamo con grande commozione, affetto e riconoscenza per l’attività svolta con rilevante competenza nei confronti del nostro Istituto. Il Direttivo e i Soci sono vicini alla famiglia.
“L’educazione alla cittadinanza europea è l’obiettivo di una serie di iniziative promosse dal Miur per sostenere la formazione e gli apprendimenti riguardo a uno dei temi centrali e di maggiore attualità e valore educativo dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.
Da queste parole l’ISR spezzino vuole iniziare un percorso con gli insegnanti delle scuole superiori affinché possano acquisire quelle competenze obbligatorie previste dalla legge 20 agosto 2019, n. 92 “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” che, all’articolo 6 “Formazione docenti”, prevede una “formazione dei docenti sulle tematiche afferenti all’insegnamento trasversale dell’educazione civica”.
Il corso ha l’obiettivo di creare una didattica interdisciplinare tra le diverse materie, farle interagire e costruire un rapporto d’interazione tra le discipline, ma anche tra settori della stessa disciplina.
Soggetto di studio è il ‘900 italiano e soprattutto europeo, con un percorso che parte dalle origini della costituzione italiana, passando per i grandi cambiamenti del continente nel quadro della politica sociale, geopolitica e culturale.
Particolare attenzione è posta alla sperimentazione degli strumenti orientati a promuovere la partecipazione piena e consapevole dei giovani alla vita civica, culturale e sociale delle comunità in cui vivono nel rispetto dei diritti e dei doveri indicati dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Obiettivo finale è saper redigere un’unità didattica d’apprendimento per l’insegnamento dell’Educazione civica all’interno delle scuole; nella direzione di formare, in modo, per l’appunto interdisciplinare, cittadini attivi e responsabili.
PROGRAMMA
Totale 10 ore, il venerdì ogni tre settimane circa dalle ore 16.30 alle ore 18.00. La prima e la lezione laboratoriale osserveranno l’orario dalle 16.00 alle 18.00 L’inizio del corso è previsto a partire dal mese di novembre 2020 e si concluderà a febbraio 2021.
CONTENUTI
I° modulo
20 novembre 16:00 – 18.00 Nell’origine e nel DNA della Costituzione italiana: antifascismo, cittadinanza politica delle donne, democrazia e cittadinanza attiva. (Barbara Pezzini – Ordinaria di Diritto costituzionale Università di Bergamo)
4 dicembre 16:30 – 18.00 L’insegnamento dell’educazione civica: restaurazione o rinnovamento? (Franco Bertini – docente Liceo Classico L. Costa, La Spezia)
II° modulo
18 dicembre 16.30 – 18.00 Educare alla cittadinanza – Cittadinanza digitale e il web. (Igor Pizzirusso – Istituto Nazionale Ferruccio Parri /PopHistory)
15 gennaio 16.30 – 18.00 (An inclusive perspective on digital archives: using primary sources for citizen empowerment.) Gli archivi digitali in una prospettiva di inclusione: costruire l’idea di cittadinanza con le fonti digitali. (Alessandro Pesaro – University of Lincoln, UK)
III° Modulo
5 febbraio 16.00 – 18.00 Dagli Stati Uniti all’Europa: modelli internazionali per la cittadinanza attiva. (Marta Gara – Ph.D in Istitutions and Politics Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
26 febbraio 16.30 – 18.00 L’educazione civica a scuola: il ruolo della storia. (Carla Marcellini – docente e vicedirettrice Novecento.org)
LOGISTICA
Il corso è sviluppato con lezioni a distanza su piattaforma e-learning. Qualora lo permettano le norme anti-COVID19, in presenza presso la Biblioteca Beghi, via del Canaletto, 100, La Spezia
ISCRIZIONI
Dal 20 ottobre al 13 novembre 2020 su piattaforma S.O.F.I.A.
COSTO
€ 50,00 da versare in un’unica rata. Pagabile con la Carta del Docente
CERTIFICAZIONE
Corso di aggiornamento per i docenti presente sulla piattaforma S.O.F.I.A. Il numero massimo degli iscritti al corso è di 20 docenti, sia a distanza che in presenza. Si considera valida la partecipazione al 75% delle lezioni. Valido per la richiesta di esonero dal lavoro delle 150 ore.
Info: isr@comune.sp.it – +39 392 975 8240
L’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il MIUR (L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri con la rete degli Istituti associati ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati)