Archivi categoria: Didattica

“Raccontare i diritti e i doveri per costruire la democrazia”. Le immagini e il video

Alcune immagini dell’incontro svoltosi a Genova il 28 settembre u.s. presso il Teatro Ivo Chiesa di Genova che ha visto premiati degli studenti della classe V A del liceo artistico V. Cardarelli della Spezia con il loro elaborato dal titolo “La libertà d’espressione e l’opera Refraction di Ai Weiwei”.

L’evento, dopo i saluti delle autorità, si è focalizzato sul dialogo, coordinato da Gad Lerner -giornalista e scrittore- tra il Cardinale Matteo Maria Zuppi (Presidente della Conferenza Episcopale Italiana), Patrizio Bianchi (Ministro dell’Istruzione) e Gian Maria Flick (Presidente emerito della Corte Costituzionale).

Qui il collegamento al video del convegno.

Studenti spezzini del liceo Cardarelli premiati per l’approfondimento sui valori della Costituzione. Congratulazioni dell’ISR della Spezia

In occasione del 75° anniversario della Costituzione Italiana, l’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea di Genova, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria e con la collaborazione degli Istituti storici della Resistenza delle province liguri, ha indetto per gli studenti delle scuole superiori liguri dello scorso anno scolastico il progetto didattico “Un viaggio tra passato – presente – futuro della Carta Costituzionalea conclusione del ciclo dedicato al nesso inscindibile tra Liberazione-Repubblica-Costituzione.

Tra gli elaborati presentati dagli studenti liguri è stato pubblicato sul periodico “Storia e memoria” edito dall’ILSREC il lavoro degli studenti della classe V A del liceo artistico V. Cardarelli della Spezia dal titolo “La libertà d’espressione e l’opera Refraction di Ai Weiwei”.

L’elaborato degli studenti è infatti stato giudicato degno di merito da una apposita commissione e sarà premiato in occasione dell’evento promosso dal Teatro Nazionale di Genova e dall’ILSREC “Raccontare i diritti e i doveri per costruire la democrazia” che si terrà il prossimo 28 settembre presso il Teatro Ivo Chiesa di Genova.

Alla manifestazione che vedrà l’intervento, insieme alle autorità di Genova, del Cardinale Matteo Maria Zuppi Presidente della CEI, di Patrizio Bianchi Ministro dell’Istruzione, di Gian Maria Flick Presidente emerito della Corte Costituzionale e del giornalista e scrittore Gad Lerner in qualità di coordinatore, parteciperà una delegazione di studenti del Liceo artistico Cardarelli della Spezia diretto dalla Dirigente Scolastica Sara Cecchini accompagnata dalle docenti Giorgia Schianchi, Brunella Vignali Elisabetta Arfanotti, da Patrizia Gallotti Presidente dell’Istituto Spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea e da Marcella D’Imporzano, responsabile Area didattica dell’Istituto spezzino.

L’ISR nato nel 1972 e trasformatosi in Fondazione ETS nel giugno di quest’anno promuove lo studio scientifico del Movimento di Liberazione nazionale, con particolare riguardo all’area ligure-lunigianese e, in generale, l’approfondimento dei principali temi della storia contemporanea.

La sua attività si basa sui valori ispiratori della Resistenza espressi nella Costituzione.

Studenti e ricercatori possono trovarvi informazioni preziose per tesi o ricerche, e gli insegnanti un valido supporto per la didattica della storia. L’Istituto organizza anche convegni e conferenze, laboratori didattici per docenti e alunni, nonché incontri con storici.

La Presidente Patrizia Gallotti e la Vicepresidente Maria Cristina Mirabello dell’ISR spezzino si congratulano con la Dirigente, le docenti e gli studenti del Liceo Cardarelli per l’attenzione e la capacità di approfondimento dimostrata nell’ottimo elaborato.

Qui il video e le foto dell’evento

Tre nuovi importanti archivi di Storia Contemporanea (1966-1972) disponibili presso l’ISR

L’Istituto Spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea mette a disposizione del pubblico, dei ricercatori e degli appassionati di Storia, o comunque interessati ad essa, una importante novità on line.

Si tratta degli Archivi Giaufret-don Milani; Solfaroli-don Milani; Solfaroli-Miscellanea, donati all’Istituto da Giuliano Giaufret e Gianluca Solfaroli, fondatori nell’autunno 1967 del Circolo don Milani alla Spezia, e cui va pubblicamente un sincero ringraziamento.

Il materiale archiviato è stato ampiamente citato in molti capitoli del libro “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” (Voll. 2), scritto da Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello per Edizioni Cinque Terre, ma risultava non ordinato e necessitante di una archiviazione, attuata da Maria Cristina Mirabello (consulente: l’archivista dott. Luca Mariano).

Tale lavoro costituisce un ulteriore arricchimento per l’Istituto e per i suoi interessi documentali che, nel tempo, si stanno ampliando molto al di là della Resistenza in IV Zona Operativa.

Testimoniano l’allargamento di interessi proprio le carte archiviate, ben 171, che, con addensamenti intorno a talune date, vanno cronologicamente dal 1966 al 1972.

Tale periodo è molto complesso a livello nazionale ed internazionale, come ben chiarito dalle introduzioni ai singoli Archivi che offrono anche una importante occasione didattica a docenti e studenti delle Scuole Superiori spezzine.

Essi potranno infatti rapportarsi a molte carte del Sessantotto locale, un vero e proprio prisma per capire fatti nazionali ed internazionali, esemplificati anche questi ultimi in molte unità archivistiche, e vedere, criticamente, il passaggio, sempre molto delicato e complesso, tra “res gestae” (fatti) e “historia rerum gestarum” (storia dei fatti), avendo la possibilità, oltretutto, di appurarlo, proprio nel libro di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello.

Tra le tematiche delle carte, alcune prevalenti, altre più sporadiche: la guerra nel Vietnam, la “generazione del Vietnam”, analisi, prese di posizione e manifestazioni su tale conflitto, il movimento studentesco in generale e l’occupazione delle Scuole Superiori spezzine nel dicembre 1968, la produzione di materiale da parte degli studenti in lotta, il passaggio dalla forma partecipativa dell’assemblea a quella dei comitati di base, docenti e riforma della scuola, il doposcuola di Càssego di Varese Ligure, il rapporto studenti-operai, la lotta operaia alla SNAM, la questione del consumismo, il fermentante clima post-Concilio Vaticano II e la formazione di un’area del “dissenso cattolico”, la fondazione in tale ambito dello spezzino Circolo don Milani e la vasta tessitura dei suoi interessi e delle sue relazioni ben oltre il livello locale, l’autonomia delle scelte politiche in occasione delle elezioni del maggio 1968, le reazioni all’enciclica di Paolo VI “Humanae Vitae”, il tentativo di dare vita, su spinta iniziale della rivista “Questitalia”, ai gruppi di iniziativa spontanea per la costruzione di una nuova sinistra in Italia, le forme di raccordo scelte da essi ed il manifestarsi di una loro crisi già nel 1969, la protesta contro la costruzione della nuova Cattedrale alla Spezia.

Al momento, a questo indirizzo, si può visionare il complesso dei tre Archivi (comprese le relative introduzioni), ed informarsi al contempo sui donatori di essi.

Per consultare di persona i documenti occorre prendere contatto con l’Istituto Spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, presso la Biblioteca “Beghi”, via del Canaletto, 100.

Dalla Costituzione italiana a quella europea: un viaggio di educazione alla cittadinanza

“L’educazione alla cittadinanza europea è l’obiettivo di una serie di iniziative promosse dal Miur per sostenere la formazione e gli apprendimenti riguardo a uno dei temi centrali e di maggiore attualità e valore educativo dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.

– cit MIUR

Da queste parole l’ISR spezzino vuole iniziare un percorso con gli insegnanti delle scuole superiori affinché possano acquisire quelle competenze obbligatorie previste dalla legge 20 agosto 2019, n. 92 “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” che, all’articolo 6 “Formazione docenti”, prevede una “formazione dei docenti sulle tematiche afferenti all’insegnamento trasversale dell’educazione civica”.

Il corso ha l’obiettivo di creare una didattica interdisciplinare tra le diverse materie, farle interagire e costruire un rapporto d’interazione tra le discipline, ma anche tra settori della stessa disciplina.

Soggetto di studio è il ‘900 italiano e soprattutto europeo, con un percorso che parte dalle origini della costituzione italiana, passando per i grandi cambiamenti del continente nel quadro della politica sociale, geopolitica e culturale.

Particolare attenzione è posta alla sperimentazione degli strumenti orientati a promuovere la partecipazione piena e consapevole dei giovani alla vita civica, culturale e sociale delle comunità in cui vivono nel rispetto dei diritti e dei doveri indicati dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Obiettivo finale è saper redigere un’unità didattica d’apprendimento per l’insegnamento dell’Educazione civica all’interno delle scuole; nella direzione di formare, in modo, per l’appunto interdisciplinare, cittadini attivi e responsabili.

PROGRAMMA

Totale 10 ore, il venerdì ogni tre settimane circa dalle ore 16.30 alle ore 18.00. La prima e la lezione laboratoriale osserveranno l’orario dalle 16.00 alle 18.00 L’inizio del corso è previsto a partire dal mese di novembre 2020 e si concluderà a febbraio 2021.

CONTENUTI

I° modulo

  • 20 novembre 16:00 – 18.00
    Nell’origine e nel DNA della Costituzione italiana: antifascismo, cittadinanza politica delle donne, democrazia e cittadinanza attiva.
    (Barbara Pezzini – Ordinaria di Diritto costituzionale Università di Bergamo)
  • 4 dicembre 16:30 – 18.00
    L’insegnamento dell’educazione civica: restaurazione o rinnovamento?
    (Franco Bertini – docente Liceo Classico L. Costa, La Spezia)

II° modulo

  • 18 dicembre 16.30 – 18.00
    Educare alla cittadinanza – Cittadinanza digitale e il web.
    (Igor Pizzirusso – Istituto Nazionale Ferruccio Parri /PopHistory)
  • 15 gennaio 16.30 – 18.00
    (An inclusive perspective on digital archives: using primary sources for citizen empowerment.) Gli archivi digitali in una prospettiva di inclusione: costruire l’idea di cittadinanza con le fonti digitali.
    (Alessandro Pesaro – University of Lincoln, UK)

III° Modulo

  • 5 febbraio 16.00 – 18.00
    Dagli Stati Uniti all’Europa: modelli internazionali per la cittadinanza attiva.
    (Marta Gara – Ph.D in Istitutions and Politics Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
  • 26 febbraio 16.30 – 18.00
    L’educazione civica a scuola: il ruolo della storia.
    (Carla Marcellini – docente e vicedirettrice Novecento.org)

LOGISTICA

Il corso è sviluppato con lezioni a distanza su piattaforma e-learning.
Qualora lo permettano le norme anti-COVID19, in presenza presso la Biblioteca Beghi, via del Canaletto, 100, La Spezia

ISCRIZIONI

Dal 20 ottobre al 13 novembre 2020 su piattaforma S.O.F.I.A.

COSTO

€ 50,00 da versare in un’unica rata.
Pagabile con la Carta del Docente

CERTIFICAZIONE

Corso di aggiornamento per i docenti presente sulla piattaforma S.O.F.I.A.
Il numero massimo degli iscritti al corso è di 20 docenti, sia a distanza che in presenza.
Si considera valida la partecipazione al 75% delle lezioni.
Valido per la richiesta di esonero dal lavoro delle 150 ore.

Info: isr@comune.sp.it – +39 392 975 8240

L’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il MIUR (L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri con la rete degli Istituti associati ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati)

Perché ci bombardano? La guerra aerea in Italia 1940-1945

Mercoledì 2 settembre 2020, 17.30-19.00 Lapsus e la University of Lincoln hanno il piacere di invitarci alla presentazione di Perché ci bombardano? La guerra aerea in Italia 1940-1945, una raccolta di materiali didattici sul controverso problema dei bombardamenti alleati sull’Italia e la loro difficile memoria.

Ispirato da una prospettiva di inclusione, il lavoro si fonda sulla scelta di presentare fonti italiane a scolari di madrelingua inglese, e fonti alleate a quelli italiani.

Ci sono ad esempio resoconti provenienti da lettere e diari di aviatori inglesi e americani che hanno volato sull’Italia; altre parti esplorano la dimensione dell’irrazionale e del trauma oppure affrontano la complessa dualità liberatori-carnefici.

Molti materiali provengono da archivi privati tramite l’International Bomber Command Centre Digital Archive di Lincoln e vengono proposti per la prima volta al pubblico italiano.

A tal proposito, l’ISR spezzino ha fornito in copia digitale alcuni documenti del suo Archivio riguardanti il maggiore inglese Gordon Lett, ufficiale di collegamento della Missione Alleata nella IV Zona operativa e del Battaglione Internazionale.

Il programma:

17.15 Apertura collegamento

17.30 – 18.15 Presentazione.

Intervengono:
Andrea Zannini, Università degli studi di Udine. Direttore del Direttore Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale

Alessandro Pesaro, University of Lincoln

Greta Fedele, Lapsus. Laboratorio di analisi storica del mondo contemporaneo

Andrea F. Saba, Commissione didattica nazionale Rete Parri degli istituti per la storia della resistenza e dell’età contemporanea

18.15 – 18.30 Intervallo

18.30 -19.00 Tavola rotonda con esperti di memoria, didattica della storia, e culture digitali

Summer School 2020: Emergenze e nuove normalità

Oggi l’anteprima della 7a edizione, organizzata dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e dalla Rete degli istituti storici, in modalità online e videoconferenza.

Questa edizione, nonostante l’incertezza sanitaria e normativa, ha significato manifestare tenacemente la volontà di affrontare la mission di formazione sulla didattica della storia e sull’educazione alla cittadinanza, che da sempre è nel cuore della Rete. 

Per la prima volta nella sua storia l’iscrizione sarà completamente gratuita. Ci si può iscrivere sulla piattaforma Sofia (vedi modalità nel link in calce) o può essere fatta richiesta al proprio istituto storico locale che inoltrerà alla Segreteria di quello Nazionale.

La Summer School è un importante momento di autoformazione in servizio dei docenti e di quanti collaborano con le Sezioni didattiche degli Istituti, pertanto è giusto facilitare al massimo questa partecipazione anche per favorire lo scambio di idee in seno alla Rete, la condivisione di progetti e di linee di intervento.

L’appuntamento inizia oggi con una pre-Summer: una due giorni (22-24 luglio) nella quale gli interventi di alcuni esperti ci inviteranno a riflettere sull’emergenza, sugli effetti più immediati e sulle implicazioni che il virus ha prodotto su scala globale. Pensata come uno spazio aperto – vero e proprio kick-off per la scuola che seguirà a distanza di un mese – in precisa coerenza con lo spazio senza confini occupato dal virus.

La Summer School si avvierà a fine di agosto e si articolerà in cinque incontri in diretta e a distanza che saranno realizzati ogni giovedì, da fine agosto e per tutto il mese di settembre. Ogni incontro ospita due relatori che affronteranno una coppia di temi selezionati tra quelli che la pandemia ha fatto emergere come in profonda trasformazione: l’idea è provare a declinare l’emergenza da parole-concetto, come spesso accade a scuola. Il giorno successivo saranno proposti ai docenti workshop in cooperative learning, corredati – come nella consuetudine della Summer – da materiali per un immediato uso didattico (quest’anno abbiamo pensato a dei brevi video per la classe rovesciata). Le parole chiave discusse dai relatori saranno il tratto che collega le parti, a comporre una specie di alfabeto-dizionario della crisi nella quale siamo ancora immersi.

Una tavola rotonda aprirà e chiuderà la Summer: in apertura il tema sarà quello della didattica integrata, fra DaD e manualistica, in chiusura il tema dell’educazione civica che entrerà in vigore quest’anno.

Ultima novità è la Post-summer: un servizio di tutoraggio che resterà attivo per gli iscritti lungo l’intero primo trimestre dell’anno scolastico 2020/21 e che abbiamo pensato per agevolare la progettazione e la realizzazione delle attività didattiche proposte. Ma anche per evitare, in un anno scolastico che si prospetta denso di incognite, l’isolamento cui ci ha costretto l’emergenza nella scorsa primavera.

PRE-SUMMER: Emergenze e nuove normalità.
Il ritorno a scuola: un’occasione per ripartire?
On line su: www.reteparri.it
Facebook: www.facebook.com/INSMLI
Youtube: www.youtube.com/user/INSMLI

22.7.2020
ore 14
Paolo Pezzino, Presidente dell’Istituto Ferruccio Parri
Saluti e Introduzione ai lavori

ore 14e30
Gustavo Zagrebelsky, Professore emerito di Diritto costituzionale, Università di Torino
L’impatto della pandemia sul sistema-Paese
guida il dialogo Barbara Berruti, Vicedirettrice Istoreto

24.7.2020
ore 12
Luciano Floridi, Università di Oxford
Iperstoria e scuola onlife
guida il dialogo Agnese Portincasa, direttrice di Novecento.org; Istituto Storico Parri, Bologna

ore 16
Pier Cesare Rivoltella, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano – CREMIT
Uscire dall’emergenza: quale futuro per la DaD?
guida il dialogo Aldo Gianluigi Salassa, Istoreto

Brochure e procedure per l’iscrizione

Per info e aggiornamenti:

Istituto Nazionale Ferruccio Parri

“Conoscere il passato per leggere il presente” La storia dell’ultimo ‘900 in Italia e alla Spezia

A partire dal 22 novembre 2019, nella sede del Centro Studi “Memoria in Rete” (via Gio Batta Valle 6), avrà inizio il corso di formazione per docenti di scuola primaria.

Il progetto, organizzato dall’ISR spezzino e dall’ANED Sezione della Spezia, ha per titolo Conoscere il passato per leggere il presente: la Storia dell’ultimo ‘900 in Italia e alla Spezia e prevede sette incontri, con cadenza quindicinale, nel periodo novembre 2019-gennaio 2020.

L’importante iniziativa didattico-culturale scaturisce dalla necessità di promuovere la conoscenza dei tragici eventi della nostra storia contemporanea non solo per non far dimenticare quanto accaduto, ma per ricordare ai giovani che i valori, per cui i nostri padri, fratelli, figli, amici hanno sacrificato la vita e la gioventù, sono oggi misconosciuti o calpestati.

Gli obiettivi sono molteplici e vanno dal recupero della memoria storico-locale alla riflessione sui fatti storici che riguardano gli anni 1943/45. Inoltre non da meno il conoscere e valorizzare segni, tracce, testimonianze presenti nel territorio nonché l’interpretare le violenze del Novecento. Infine particolare attenzione sarà riservata alla Resistenza di genere e/o alla Deportazione dell’infanzia.

Un auspicio: riuscire a promuovere la Storia contemporanea per poter appassionare i piccoli studenti attraverso i loro insegnanti e poterli rendere in futuro cittadini più consapevoli.

Il calendario degli incontri:

novembre 2019

22 novembre ore 16:30-18:30
Patrizia Gallotti Direttrice ISR La Spezia
Introduzione al corso
Recuperare la memoria storico-locale.
Processo integrazione europeo

28 novembre ore 16:30-18:30
Gianluca Gabrielli Insegnante
La scuola primaria a confronto con la contemporaneità

dicembre 2019

13 dicembre ore 16:30-18:30
Tiziano Vernazza Ricercatore ISR La Spezia
Laboratorio: Utilizzo nuove tecnologie open source per strumentazione didattica

20 dicembre ore 16:30-18:30
Lorenzo Vincenzi Presidente ISR La Spezia
Interpretare le violenze del Novecento

gennaio 2020

17 gennaio ore 15:30-17:30
Bruno Maida Docente Università di Torino
La Shoah dei bambini

31 gennaio ore 16:30-18:30
Doriana Ferrato Presidente ANED La Spezia
La Deportazione alla Spezia e la questione della Memoria

febbraio 2020

14 febbraio ore 16:30-18:30
Maria Cristina Mirabello Vice Presidente ISR La Spezia
Le donne e la Resistenza


Difendiamo la Storia

La Storia ha diverse proprietà, alcune molto difficili da afferrare. Nonostante ciò, noi siamo invasi da questa materia in ogni cosa che facciamo e ci rivolgiamo ad essa nei più svariati modi:

Per esempio, aiuta a comprendere il presente perché solo una conoscenza della Storia può aiutare a capire ciò che ci circonda. Qualsiasi evento che viviamo presenta delle conseguenze che possono essere analizzate dai contemporanei e dai posteri, perciò studiare la storia offre strumenti d’inestimabile valore per la comprensione del presente.

In secondo tempo, l’interpretazione critica dello svolgersi della vicende umane del passato ci aiuta a capire il nostro ruolo nella società. L’identità di ognuno di noi dipende dal contesto culturale nel quale è cresciuto e ci si è formati. Perciò, il substrato culturale e sociale in cui viviamo è frutto di un percorso storico, di avvenimenti e stratificazioni che si sono susseguite e avviluppate tra di loro.

Infine, la storia aiuta a costruire il futuro. In qualsiasi momento della nostra vita come cittadini di uno Stato, lo studio della storia rappresenta una risorsa fondamentale. E non solo perché contribuisce alla comprensione del presente, ma perché ci porta a pensare quali conseguenze porterà questa o quella azione o quale futuro si possa costruire. Solo studiando la storia si comprende il contesto, e siamo direttamente responsabili del suo cambiamento.

L’ISR spezzino e il centro studi Memoria in Rete condivide e sottoscrive il Manifesto in difesa della Studio della Storia:

“La storia è un bene comune.

La sua conoscenza è un principio di democrazia e di uguaglianza tra i cittadini.

È un sapere critico non uniforme, non omogeneo, che rifiuta il conformismo e vive nel dialogo.

Lo storico ha le proprie idee politiche ma deve sottoporle alle prove dei documenti e del dibattito, confrontandole con le idee altrui e impegnandosi nella loro diffusione.

Ci appelliamo a tutti i cittadini e alle loro rappresentanze politiche e istituzionali per la difesa e il progresso della ricerca storica in un momento di grave pericolo per la sopravvivenza stessa della conoscenza critica del passato e delle esperienze che la storia fornisce al presente e al futuro del nostro Paese.”


– Andrea Giardina, Liliana Segre, Andrea Camilleri.

Leggi il manifesto

La Liberazione prende forma

Il progetto presso la Scuola Media “Alcide Cervi” denominato “La Liberazione prende forma”, già svoltosi il 10 aprile per le classi terze della scuola, sviluppa un progetto laboratoriale col coinvolgimento dell’Associazione “Stella Tricolore”, nella figura di Massimiliano Pisano, per la parte dedicata all’illustrazione del materiale e all’allestimento di una mostra sulla Resistenza nella provincia della Spezia. Sono stati utilizzati gli spazi pubblici predisposti dalla scuola, in particolare una parte della sala Biblioteca.

Il progetto laboratoriale ha una parte teorica e una pratica. Con la prima parte si vuole cercare di portare alla luce alcune delle grandi tematiche della Resistenza: dalla guerra, alla fame e alla sofferenza alla libertà e all’uguaglianza perseguita in quei tempi bui. Con la seconda si “toccano con mano” le fonti primarie e si possono osservare gli oggetti del passato.

Questo approccio di lavoro consente, attraverso una sollecitazione sistematica degli allievi, di esprimere il loro punto di vista sulle varie tematiche

La mostra resterò aperta e visitabile su prenotazione fino a sabato 14 aprile presso la Scuola Media “Alcide Cervi”in via Carlo Caselli n°22, La Spezia.

LudoStoria!

Sabato 13 aprile dalle 16:30 alle 20:30 e domenica 14 aprile dalle 9:30 alle 13:30, il centro studi Memoria in Rete ospita due giornate di gioco sulla Storia.

L’iniziativa vuole coinvolgere un pubblico variegato, specialmente giovane, che spesso utilizza i giochi da tavolo per passare del tempo in compagnia.

Questi media possono essere un vero e proprio valore culturale per far nascere un proprio percorso storico utile a far conoscere nozioni, metodi storiografici e alcuni contesti nel mondo.

Le due giornate vogliono proporre una serie di giochi che hanno nelle modalità di svolgimento massimo 1,30/2 ore per gruppo, seguito da un supervisore.

Ci saranno giochi di ruolo legati al mondo partigiano e alle tematiche della persecuzione, della guerra e della deportazione, concessi dai creatori e presenti per illustrarli.

In collaborazione con l’Associazione “La Forgia del Tempo”, nella figura di Marcello Andolina e Luca Mariano (collaboratore centro studi Memoria in Rete), che forniranno i giochi e il personale.

I giochi vogliono essere una forma di narrazione storica che, però, si fruiscono in maniera diversa da quello che avviene con un libro o attraverso una lezione frontale.

In quest’ultimi casi si può definire passivo, nel senso che legge la storia che si legge ascolta e non può intervenire se non siamo direttamente interessati.

Subisce la storia, la vive, soffre per essa, la può interpretare ma non può modificarla.

Anche il cinema e il teatro sono forme di narrazione che, semplificando al massimo, hanno un’analoga fruizione passiva da parte dello spettatore, ma con la “Ludostoria” si vuole fare un passo ulteriore fornendo al “giocatore” e chiavi per apprendere come meglio crede, seguendo sempre un metodo storico e dei principi basilari.

Saranno coinvolte le scuole medie e superiori della Provincia e tutta la cittadinanza interessata.

I giochi (età minima 13 anni):

  • Secret Hitler, di Max Temkin, Mike Boxleiter e Tommy Maranges
  • Bella Ciao, di Vincenzo Ferrara
  • Black Orchestra, di Philip DuBarry
  • Prima Vennero, di Andrea e Alessandro Giovannucci
  • Dog Eat Dog di Liam Liwanag Burke