“Rispolveriamo” perché il verbo indica chiaramente, da un lato, la necessità di togliere la polvere, che spesso si accumula comunque sui fatti storici, impedendo una conoscenza di essi, ma anche quella di rimuovere, sempre in un’ottica critica, smemoratezze e oblio.
Deriva da tale premessa un impianto che si prefigge di affrontare l’arco 1943-1945 in un’ottica complessiva, rivolta a destinatari con diverse esigenze.
Proprio perciò, a fianco delle manifestazioni di tipo celebrativo-commemorativo, un vero e proprio “calendario civile” articolato secondo le principali date di riferimento e curate dal Comitato Unitario Resistenza,
conferenze di inquadramento, corrispondenti a ciascuno dei tre anni previsti;
produzione di un fumetto (entro aprile 2024) dal titolo provvisorio“I Sentieri della Libertà a fumetti”: Studenti della Scuola Secondaria di II grado, supportati in ambito tecnico e storico, si fanno narratori di tantestorie, mentre gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado diventano i destinatari-fruitori;
conoscenza dei fatti attraverso i documenti: escursioni documentarie guidate presso l’Archivio Storico ISR, l’Archivio di Stato della Spezia e, se possibile, all’Archivio delle grandi fabbriche spezzine;
conoscenza del territorio: la geostoria imparare a leggere le tracce degli avvenimenti che nel tempo si sono succeduti, con particolare riferimento a quelli dell’arco 1943-1945, quindi escursioni a carattere didatticoper conoscere monumenti/cippi/lapidi o luoghi significativi;
ciclo di proiezioni filmiche Memoria visibile con lo scopo di trasmettere, attraverso l’immediatezza e densità del linguaggio filmico, il valore irrinunciabile della memoria storica.
ciclo “Incontri con la Storia”: leggere, dialogare, pensare
e… poi mostre sulla Deportazione, sulla Resistenza…
Dalla pagina“80° anniversario della Liberazione“, raggiungibile anche dal menu principale, si potrà seguire lo sviluppo del progetto: gli eventi e le attività già svolte verranno di volta in volta collegate a pagine descrittive con relativi contenuti.
Giovedì 18 maggio alle ore 17, presso l’auditorium della Biblioteca P.M. Beghi, via del Canaletto 100 alla Spezia.
Saluti istituzionali Saluto dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea – Fondazione ETS.
La figura di Bianca Paganini Mori nel ricordo delle figlie Anna Maria e Paola e di Doriana Ferrato, presidente ANED della Spezia
Il Campo femminile di Ravensbrück e la deportazione femminile attraverso le testimonianze raccolte nel libro “A volte sogniamo di essere libere” a cura di Raul Calzoni e Ambra Laurenzi.
Il 27 agosto 1944, il partigiano Nello Olivieri, originario di Mocrone, in Lunigiana, viene ucciso nei boschi nella Valsesia. La sua morte, però, è ancora avvolta nel mistero.
A quasi ottant’anni di distanza, lo scrittore Ivan Campagnolo, di Borgosesia, ripercorre tutta la storia del partigiano lunigianese, cui è dedicata la Scuola elementare di Rebocco e, partendo dai comunicati ufficiali, dalle testimonianze raccolte negli anni dai vari sopravvissuti, da sopralluoghi sul campo, ricostruisce le ultime ore di questo valoroso comandante partigiano.
L’evento è organizzato dall’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – Fondazione ETS in collaborazione con il Comune della Spezia.
Dialogherà con l’autore la giornalista Annalisa Coviello.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.
Nell’ambito delle iniziative per celebrare il Cinquantesimo della fondazione dell’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Venerdì 28 ottobre alle ore 16.00 presso l’Auditorium della Biblioteca Beghi, sede dell’ISR spezzino, per ricordare i cento anni dalla Marcia su Roma saranno presentate due figure antifasciste della storia del ‘900: Antonio “Silvio” Borgatti e Ettore Carozzo.
Dopo i saluti del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e del Presidente ISR Patrizia Gallotti, Maria Cristina Mirabello, Vice-Presidente dell’ISR spezzino presenterà il volume: “Anni clandestini, memorie dal 1904 al 1945” di Antonio “Silvio” Borgatti, curato da Aldo Giacché, un “diario” inedito scritto con stile gradevole e vivace, resoconto dell’esistenza a dir poco avventurosa di “Silvio” che fu al centro della rete clandestina della provincia e rappresentante del PCI nel CLN provinciale spezzino.
Il libro contiene anche diverse lettere e documenti scritti in clandestinità, tratti dall’archivio dell’Istituto Storico Spezzino.
Seguirà Pierluigi Castagnetti, Presidente Fondazione Fossoli che presenterà il volume su: “Ettore Carozzo, antifascista, popolare, editore dei fuorusciti in Francia”, scritto da Nicola Carozza, un saggio che inquadra storicamente il periodo e la figura di Carozzo, un intellettuale spezzino che pubblicò e distribuì dalla Francia molti autori antifascisti, censurati in patria tra cui Nitti, Sforza, Salvemini, Tarchiani, Sturzo e Labriola, assumendo anche nella sua azienda fuorusciti politici perseguitati.
Irene Giacché, editore di entrambi i volumi, porterà anch’essa un breve saluto, la presentazione sarà introdotta dalla lettura di brani a cura dell’attore Riccardo Monopoli.
Dialogherà con i relatori la giornalista Annalisa Coviello.
È prevista la partecipazione musicale di studenti del Liceo Musicale “V. Cardarelli” della Spezia.
Un’occasione per ricordare la storia dell’Istituto Storico, che da cinquant’anni anima la vita culturale, proponendo iniziative e percorsi di impegno civile e che rappresenta un patrimonio inestimabile per la Città della Spezia.
Le tappe più significative di vita dell’Istituto Storico sono state raccolte in un libretto a cura di Patrizia Gallotti e Giusy Marino dal titolo: “50 anni tra storia e futuro”, che sarà distribuito nell’occasione.
Martedì 25 Ottobrealle ore 17.00 presso il Centro studi “Memoria in Rete” (Via Gio Batta Valle 6), sarà presentato il libro di Irene Guerrini e Marco PluvianoDalla Liguria al Reich. Tra fascismo monarchico e Repubblica Sociale Italiana. Lavoro, violenza e coazione per l’economia di guerra nazionalsocialista(ed. Novalogos).
Un saggio che analizza come dal 1938 al 1945 dalla Liguria partirono almeno 14.000 uomini e donne alla volta del Reich nazionalsocialista, nell’ambito del gigantesco trasferimento di forza lavoro operato dai tedeschi in tutta Europa.
Spinti dapprima dalla disoccupazione e dai bassi salari dell’Italia fascista, dopo l’Armistizio furono in grande maggioranza vittime di retate urbane, rastrellamenti nelle campagne e nei piccoli centri, razzie nelle fabbriche in occasione degli scioperi, prelievi dalle carceri di detenuti politici e comuni.
Tra settembre 1943 e gennaio 1945 almeno 9.000 uomini e donne rappresentarono il contributo della Liguria al lavoro italiano nel Reich, che, in forma largamente coattiva, vide il trasferimento oltre il Brennero di almeno 100.000 nostri connazionali.
Il libro è anche il frutto di una minuziosa ricerca su documenti presenti negli Archivi di Stato delle province liguri, negli Archivi degli Istituti storici liguri e con il contributo di ANRPAssociazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione.
A dialogare con gli Autori ci sarà la giornalista Annalisa Coviello.