L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Segui la diretta.
Si ricorda che, come da normativa COVID vigente, i presenti dovranno esibire green pass e indossare presidi di sicurezza. Posti massimi disponibili: 15.
L’incontro si terrà venerdì 19 novembre alle ore 17.00 nell’auditorium della Biblioteca Civica P.M. Beghi alla Spezia.
Il lavoro di ricerca è stato patrocinato dal Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria e dall’ Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti.
Introduce Doriana FERRATO, Presidente ANED La Spezia, Coordina dott. Tiziano VERNAZZA, collaboratore ISR La Spezia.
Per coloro che vorranno partecipare è necessario comunicare in anticipo la presenza per le normative anticovid vigenti relative all’ingresso in biblioteca.
È possibile farlo inviando un’email all’indirizzo isr@comune.sp.it oppure telefonando al numero 0187 727885.
A partire dal mese di ottobre, su iniziativa dell’Università popolare della Spezia e dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, al dott. Luca Mariano, già collaboratore dell’ISR, viene conferito un incarico archivistico per onorare la memoria di Lorenzo Vincenzi, Presidente delle due importanti istituzioni culturali cittadine, venuto a mancare nello scorso gennaio, lasciando un profondo vuoto umano e culturale.
L’incarico è destinato al riordino di carte conservate nell’Archivio storico dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea non ancora inventariate e riguardanti il Fondo ANPPIA e documenti del partito fascista repubblicano della Spezia.
Al termine del lavoro è prevista la presentazione dei risultati dell’importante operazione di recupero dei due fondi.
L’assegnazione di questo incarico non è solo l’occasione per mantenere vivo il ricordo del Suo impegno verso queste due entità culturali e della Sua appassionata esistenza verso la ricerca storica, ma anche e soprattutto un bellissimo modo di investire sul futuro nel fornire ulteriori elementi di conoscenza della storia contemporanea del territorio spezzino.
Di tutto ciò Lorenzo Vincenzi sarebbe stato contento, vista la sua ricchezza di interessi per lo studio e la ricerca. Va altresì evidenziato che la formazione storica rappresentava per Lui, prima di tutto, una forma di educazione alla critica e, quindi, alla libertà delle coscienze da ogni forma di manipolazione.
Venerdì 22 ottobre, presso la Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso”, la dott.ssa Patrizia Gallotti, presidente dell’ISR della Spezia, presenta, in prima nazionale, il libro “Il buon tedesco”, dello storico Carlo Greppi edito da Laterza.
Il libro racconto la storia del capitano tedesco Rudolf Jacobs, Medaglia d’argento al Valor Militare, ben noto in tutto il territorio spezzino e anche oltre, per la sua scelta di aderire alla Resistenza, morendo eroicamente il 3 novembre 1944.
Prenota il tuo posto
Per prenotare questo evento basta cliccare QUI, quindi su “EFFETTUA PRENOTAZIONE”. Apparirà la scheda riportata qui sotto. Completare i campi obbligatori con i propri dati personali: nome e cognome, indirizzo e-mail, numero di telefono e codice fiscale. In caso si effettui una prenotazione per più persone, è indispensabile aggiungere gli stessi dati per ogni persona aggiuntiva nel campo “note”. Per chi avesse difficoltà nella prenotazione è disponibile il numero: +39 392 975 8240.
Come per tutti gli eventi Libriamoci 2021, è obbligatoria la certificazione verde (GreenPass)
In occasione del Centesimo anniversario dei Fatti di Sarzana, del 21 luglio 1921, Archivi della Resistenza insieme all’Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), all’ANPI Sarzana e al Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo, organizza un Convegno di Studi il 16 e il 17 luglio 2021, a Sarzana nella Sala delle Capriate in Fortezza Firmafede.
Le due giornate si studi prevedono 21 relazioni, con alcuni dei principali storici del periodo storico interessato ed esperti dei Fatti di Sarzana, ma anche i rappresentanti delle associazioni antifasciste e giovani ricercatori. L’intento del convegno è di affrontare sia una ricostruzione degli eventi e inserirla nel più ampio contesto storico e politico, sia indagare alcuni elementi poco conosciuti e persino inediti.
Ecco l’elenco dei nomi (secondo il calendario degli interventi): Spartaco Geppetti Angelo d’Orsi, Luigi Monardo Faccini, Eros Francescangeli, Andrea Ventura, @Franco Bertolucci, Marco Rossi, Martina Guerrini, Cesare Bermani, Mimmo Franzinelli, Paolo Pezzino, Roberto Bianchi, Davide Conti, Gino Vatteroni, Monica Schettino, Emanuele De Luca, Massimo Michelucci, William Gambetta, Luigi Balsamini, Tiziano Vernazza, Giorgio Pagano, Françoise Morel Fontanelli, Alessio Giannanti, Massimo Meliconi.
Il 21 luglio 1921 avvenne a Sarzana uno dei fatti più significativi ed emblematici del breve intermezzo storico tra “biennio rosso” e la Marcia su Roma. Un evento inserito nel generale contesto di rafforzamento dello squadrismo fascista e, contestualmente, di costruzione di una prima forma di resistenza armata e organizzata. I “Fatti di Sarzana” del 21 luglio 1921 consentono di guardare a quel decisivo momento della storia d’Italia da un’angolatura unica e particolare, individuando la tensione innescata da una violenza squadrista che muoveva i suoi passi tra Carrara e La Spezia generando, così come in altre parti del paese, scontri e azioni di stampo intimidatorio e violento.
Un convegno che è soprattutto l’occasione di mettere in relazione gli studiosi con l’intera cittadinanza. Affinché le pagine di storia non vengano chiuse o riscritte e per favorire la sensibilizzare della cittadinanza sul significato storico e civile dell’antifascismo, a partire da un evento storico così significativo per la storia cittadina e nazionale, presentato dalla più autorevole e aggiornata ricerca storico-scientifica.
Per la partecipazione al convegno in presenza è obbligatoria la prenotazione scrivendo una mail a info@anppia.it o info@archividellaresistenza.it oppure chiamando i numeri 06.6869415 (sede ANPPIA), 342.3714053 o 349.3278060. Il convegno sarà trasmesso anche in streaming sui canali social di Archivi della Resistenza (Facebook e Youtube). La partecipazione in presenza al convegno viene riconosciuta come corso di formazione per i docenti delle scuole secondarie e dà complessivamente 12 ore di crediti formativi (3 ore per ogni sessione del convegno). Mandare la scheda di iscrizione – da scaricare su www.resistenzaapuana.it – compilata e firmata alla mail info@archividellaresistenza.it
IL PROGRAMMA
16 LUGLIO 2021
ore 9.15 Iscrizione al convegno ore 9.30 Saluti istituzioni e enti patrocinatori ore 10.00 Apertura del convegno
SPARTACO GEPPETTI (Presidente ANPPIA) Saluti e introduzione al convegno
ANGELO D’ORSI (Università di Torino) Il rosso e il nero. L’anno 1921
LUIGI MONARDO FACCINI (scrittore e regista) “Nella città perduta di Sarzana”, il film che Sandro Pertini autenticò salvandolo dalla censura
EROS FRANCESCANGELI (storico) Arditi del popolo, arditismo di guerra e combattentismo: analisi di un nesso tra storia e storiografia (1918-1922)
ore 15.00 – Presiede ANGELO D’ORSI (Università di Torino)
ANDREA VENTURA (Università di Pisa – Direttore ISREC) Sarzana 1921. Politica e violenza tra storia e storiografia
FRANCO BERTOLUCCI (Centro Studi Biblioteca “Franco Serantini”) Avanti siam ribelli… La tradizione libertaria e la prima resistenza al fascismo nella Toscana nord-occidentale
MARCO ROSSI (storico) La battaglia di Livorno (1920-1923)
Pausa caffè
MARTINA GUERRINI (storica) Le “ardite” del popolo
CESARE BERMANI (storico) La battaglia di Novara (1922)
MIMMO FRANZINELLI (storico) Squadrismo e resistenza popolare
17 LUGLIO 2021
ore 9.00 – Presiede PAOLO PEZZINO (Presidente Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”)
ROBERTO BIANCHI (Università di Firenze) 1921 Squadrismo, barricate, repressione: uno sguardo d’insieme
DAVIDE CONTI (storico, consulente della Procura di Bologna) Dalla continuità dello stato al populismo storico. Il caso di Sarzana
GINO VATTERONI (Circolo Culturale Anarchico “Gogliardo Fiaschi”) Fascisti e anarchici apuani nei Fatti di Sarzana
Pausa caffè
MONICA SCHETTINO (ISRSC nel Biellese nel Vercellese e in Valsesia) Su una dispersa cronaca dei fatti di Sarzana: lo scrittore Cesare Vico Lodovici
EMANUELE DE LUCA (Archivi della Resistenza) “Martiri della patria”. Immaginari fascisti e nazional-patriottici sui fatti di Sarzana.
MASSIMO MICHELUCCI (ISRA – Istituto Storico della Resistenza Apuana) Bellugi squadrista a Sarzana, podestà a Massa. La questione del monumento.
ore 15.00 – Presiede ANDREA VENTURA (Università di Pisa – Direttore ISREC)
WILLIAM GAMBETTA (Centro Studi Movimenti di Parma) Gli arditi di Picelli sulle barricate di Parma
LUIGI BALSAMINI (storico) Gli Arditi del popolo e il movimento operaio
TIZIANO VERNAZZA (ISR – Istituto storico della Resistenza e età contemporanea La Spezia) A cento anni dai Fatti di Sarzana. Il ruolo di Spezia. Pausa caffè
GIORGIO PAGANO (storico) Le memorie inedite di Papirio Isopo: da ardito del Piave ad ardito del popolo
FRANÇOISE MOREL FONTANELLI (ricercatrice TELEMME UMR 7303 AMU-CNRS) I senzapatria a Marsiglia: alcune note sui libertari toscani emigrati negli anni Venti e Trenta del ’900
ALESSIO GIANNANTI (Archivi della Resistenza) Victor Vita e le “vittime oscure”
Discussione
MASSIMO MELICONI (Vice Presidente ANPPIA) Conclusioni
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della neonata associazione Sarzana si può!
La sfida di una profonda e inedita trasformazione. Come affrontare e vincere la sfida delle profonde trasformazioni economiche e sociali che la pandemia ci ha consegnato? Quali strumenti e azioni occorre mettere in campo per fronteggiare uno scenario completamente inedito e inaspettato? In che modo trasformare le difficoltà in occasioni di rinnovamento e di riscoperta di energie positive? Questi e molti altri sono gli interrogativi ai quali occorre al più presto tentare di dare risposte per fare in modo che la nostra città possa divenire laboratorio concreto di idee e proposte applicabili alla realtà che stiamo vivendo.
Novità e ribaltamento di schemi tradizionali dovranno necessariamente diventare le parole d’ordine in base alle quali ridisegnare il presente e il futuro di Sarzana e dei suoi abitanti. Serve un contributo ideale diffuso e vario, fatto di competenze diverse e di approcci propositivi con soluzioni rapide e realizzabili: spazi aperti da rivivere, servizi pubblici da ridisegnare, nuove fragilità da riconoscere e aiutare, una nuova cultura della vivibilità urbana e sostenibile che deve permearsi nella nostra comunità come l’unica e naturale panacea possibile, infrastrutture veloci, reti internet in ogni luogo pubblico e progressivamente in ogni casa, manifestazioni ed eventi distribuiti capillarmente su tutto il territorio; e ancora cultura come motore di crescita collettiva e di reale protagonismo dei cittadini, reti solidali e condivise per il rilancio del piccolo commercio; una ricettività misurata ma diffusa e di qualità; non più quartieri, periferie e centro storico ma un unico grande tessuto urbano collettivo da ricucire con percorsi nuovi e sostenibili; non più micro progettualità diffuse e fini a loro stesse ma opere pubbliche destinate a lasciare un segno tangibile e riconoscibile;
Sarzana ha in sé potenzialità straordinarie proprio per le sue caratteristiche. Se la pandemia ci ha insegnato qualcosa è senz’altro che “piccolo è bello, sicuro e vivibile” e proprio partendo dalle dimensioni comunque contenute della città possiamo ribaltarne e migliorarne l’aspetto, senza perdere la nostra identità. Sarzana deve essere protagonista di progetti di trasformazione, alla ricerca del compromesso migliore tra le esigenze delle persone e ciò che le città promettono di offrire.
Vogliamo raccogliere idee e contributi, aperti alla discussione e al dialogo, con un approccio riformista convinto e concreto. Vogliamo fare della nostra città un caso di scuola, anticipando e precorrendo i tempi. Insieme possiamo costruire le risposte alle domande della nostra comunità.
Sarzana Si Può! Sarà un cammino. Un cammino da fare insieme, un progetto aperto a tutte le energie che vorranno sprigionarsi per costruire, modificare, cambiare passo, guardare sempre avanti, non fermarsi mai.
Nell’ambito del progetto Memoria Visibile, in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, l’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Spezia presenta la proiezione del film Una vita difficile, regia di Dino Risi, con Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi (1961).
Interviene il Prof. Lorenzo Moretti.
Appuntamento giovedì 27 Maggio 2021, alle ore 17,30 presso il cinema Il Nuovo in via Colombo 99, La Spezia.
Con questa breve presentazione di testate locali si vuole porre l’attenzione sulla festività del Primo Maggio e sul valore che ha il lavoro, anche quello che spesso non consideriamo significativo.
Il periodico, gazzetta, foglio volante, o numero unico che dir si voglia, alla sua nascita, si presenta di importanza fondamentale per lo sviluppo di quei grandi processi storico-politici che hanno caratterizzato la rivoluzione borghese. E il movimento operaio, sin dalle sue prime lotte, si è ricollegato direttamente a questa esperienza. Ha capito l’importanza straordinaria dello strumento stampa e ne ha fatto un mezzo di diffusione della propria azione sia sul piano teorico che sul piano dell’attività pratica.
Ne sono la dimostrazione alcune testate qui rappresentate, in particolare alcuni numeri unici di indubbio valore e di forte valenza storico-documentale, conservati, in originale, presso la Biblioteca civica “Ubaldo Mazzini” della Spezia.
In questi fogli, di veloce elaborazione e di agile impiego, formidabili mezzi di propaganda e agitazione, si denunciavano gli abusi dei datori di lavoro e si riproducevano le rivendicazioni più sentite dai dipendenti, si sottolineavano momenti politicamente importanti e commemorazioni di date storiche e manifestazioni.
Il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. La data prescelta, il 10 febbraio, è il giorno in cui nel 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi che assegnavano alla Jugoslavia, l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza italiani.
Riportiamo la testimonianza di un giovane esule dall’Arena di Pola, periodico nato a Pola, oggi in Croazia, il 29 luglio 1945, sotto la spinta del Comitato di Liberazione Nazionale di Pola che aveva contatti con gli esuli giuliani in Italia e con il Comitato di Liberazione Nazionale italiano, di martedì 2 ottobre 1962:
“Sono una ragazza di quindici; anni, figlia di profughi istriani, nata a La Spezia nella caserma Ugo Botti che si trova nella frazione di Muggiano. Quivi abitai per quindici anni che per me trascorsero felici e sereni in mezzo a gente affratellata dall’esodo perché figli della stessa terra. Ecco come ricordo la caserma. Era un grande fabbricato, dove prima della venuta dei profughi alloggiavano i militari. All’entrata v’era un grande cancello che s’apriva dinnanzi ad una strada fiancheggiata da un albero a sinistra una casetta in un campo sportivo ed a destra un prato, dove i bimbi giocavano e le donne si sedevano a fare la calza e chiacchieravano. La caserma internamente sembrava un labirinto era percorsa da bambini nei lunghi corridoi dove per noi bambini era molto comodo giocare nei giorni lunghi e piovosi dell’inverno ricordo che avevo molte amiche e giocavamo sempre assieme, ma spesse volte le donne ci brontolavano perché le disturbavamo nei loro lavori. Dietro alla caserma v’era una cappella dove alla domenica veniva un sacerdote a celebrare la Santa Messa; accanto alla cappella vi era un negozio di commestibili e spaccio di vini un verduraio. Un mercatino in miniatura dove si riuniva la gente e per noi era molto comodo comperarvi. Io la caserma la ricordo cosi, piena di gente che viveva assieme come in una grande famiglia, e ne avrò sempre un caro ricordo. Entro le sue mura che hanno offerto a tanti profughi ospitalità ho passato dieci anni della mia vita.”
Riportato da Annamaria Ambrosini
L’istituto storico spezzino ricorda il 10 febbraio perché nella Città della Spezia questo giorno riporta alla memoria la “Caserma Ugo Botti” della Marina Militare, dove furono accolti mille esuli istriani.
Approfondimenti
Nel 2019 l’iniziativa del Centro studi Memoria in Rete Foibe e Esodo: 1918-1956 la tragedia sul confine orientale ha visto un’esposizione di 10 pannelli della Fondazione Memoria della Deportazione (aderente all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri) dal titolo “Fascismo, foibe, esodo” e la proiezione di filmati e documentari sulla tragica vicenda del confine orientale e dei polesani spezzini.
Atti del convegnoFascismo, foibe, esodo tenutosi a Trieste nel settembre 2004, a chiusura del congresso nazionale dell’ANED.
Relazione di Enzo Collotti: L’Italia, un paese che non ha ancora fatto i conti col proprio passato – TR febbraio 1997.
Percorsi tematici per il Giorno del Ricordo e altra documentazione messa a disposizione dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia.
Ispirato da una prospettiva di inclusione, il lavoro si fonda sulla scelta di presentare fonti italiane a scolari di madrelingua inglese, e fonti alleate a quelli italiani.
Ci sono ad esempio resoconti provenienti da lettere e diari di aviatori inglesi e americani che hanno volato sull’Italia; altre parti esplorano la dimensione dell’irrazionale e del trauma oppure affrontano la complessa dualità liberatori-carnefici.
Molti materiali provengono da archivi privati tramite l’International Bomber Command Centre Digital Archive di Lincoln e vengono proposti per la prima volta al pubblico italiano.
A tal proposito, l’ISR spezzino ha fornito in copia digitale alcuni documenti del suo Archivio riguardanti il maggiore inglese Gordon Lett, ufficiale di collegamento della Missione Alleata nella IV Zona operativa e del Battaglione Internazionale.
Il programma:
17.15 Apertura collegamento
17.30 – 18.15 Presentazione.
Intervengono: Andrea Zannini, Università degli studi di Udine. Direttore del Direttore Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale
Alessandro Pesaro, University of Lincoln
Greta Fedele, Lapsus. Laboratorio di analisi storica del mondo contemporaneo
Andrea F. Saba, Commissione didattica nazionale Rete Parri degli istituti per la storia della resistenza e dell’età contemporanea
18.15 – 18.30 Intervallo
18.30 -19.00 Tavola rotonda con esperti di memoria, didattica della storia, e culture digitali
Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea "Pietro M. Beghi" Fondazione ETS