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2 giugno, Festa della Repubblica

Nell’ambito del progetto Memoria Visibile, in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, l’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Spezia presenta la proiezione del film Una vita difficile, regia di Dino Risi, con Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi (1961).

Interviene il Prof. Lorenzo Moretti.

Appuntamento giovedì 27 Maggio 2021, alle ore 17,30 presso il cinema Il Nuovo in via Colombo 99, La Spezia.

Ingresso gratuito previa prenotazione. Posti limitati.

Con il patrocinio oneroso Di Regione Liguria

Info e prenotazioni:
0187 24 422
348 554 3921
Cinema Il Nuovo

locandina dell’evento ISR

Le lotte dei lavoratori nella stampa locale

Con questa breve presentazione di testate locali si vuole porre l’attenzione sulla festività del Primo Maggio e sul valore che ha il lavoro, anche quello che spesso non consideriamo significativo.

Il periodico, gazzetta, foglio volante, o numero unico che dir si voglia, alla sua nascita, si presenta di importanza fondamentale per lo sviluppo di quei grandi processi storico-politici che hanno caratterizzato la rivoluzione borghese. E il movimento operaio, sin dalle sue prime lotte, si è ricollegato direttamente a questa esperienza. Ha capito l’importanza straordinaria dello strumento stampa e ne ha fatto un mezzo di diffusione della propria azione sia sul piano teorico che sul piano dell’attività pratica.

Ne sono la dimostrazione alcune testate qui rappresentate, in particolare alcuni numeri unici di indubbio valore e di forte valenza storico-documentale, conservati, in originale, presso la Biblioteca civica “Ubaldo Mazzini” della Spezia.

In questi fogli, di veloce elaborazione e di agile impiego, formidabili mezzi di propaganda e agitazione, si denunciavano gli abusi dei datori di lavoro e si riproducevano le rivendicazioni più sentite dai dipendenti, si sottolineavano momenti politicamente importanti e commemorazioni di date storiche e manifestazioni.

10 febbraio, Giorno del RIcordo

Il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. La data prescelta, il 10 febbraio, è il giorno in cui nel 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi che assegnavano alla Jugoslavia, l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza italiani.

Riportiamo la testimonianza di un giovane esule dall’Arena di Pola, periodico nato a Pola, oggi in Croazia, il 29 luglio 1945, sotto la spinta del Comitato di Liberazione Nazionale di Pola che aveva contatti con gli esuli giuliani in Italia e con il Comitato di Liberazione Nazionale italiano, di martedì 2 ottobre 1962:

“Sono una ragazza di quindici; anni, figlia di profughi istriani, nata a La Spezia nella caserma Ugo Botti che si trova nella frazione di Muggiano. Quivi abitai per quindici anni che per me trascorsero felici e sereni in mezzo a gente affratellata dall’esodo perché figli della stessa terra. Ecco come ricordo la caserma. Era un grande fabbricato, dove prima della venuta dei profughi alloggiavano i militari. All’entrata v’era un grande cancello che s’apriva dinnanzi ad una strada fiancheggiata da un albero a sinistra una casetta in un campo sportivo ed a destra un prato, dove i bimbi giocavano e le donne si sedevano a fare la calza e chiacchieravano. La caserma internamente sembrava un labirinto era percorsa da bambini nei lunghi corridoi dove per noi bambini era molto comodo giocare nei giorni lunghi e piovosi dell’inverno ricordo che avevo molte amiche e giocavamo sempre assieme, ma spesse volte le donne ci brontolavano perché le disturbavamo nei loro lavori. Dietro alla caserma v’era una cappella dove alla domenica veniva un sacerdote a celebrare la Santa Messa; accanto alla cappella vi era un negozio di commestibili e spaccio di vini un verduraio. Un mercatino in miniatura dove si riuniva la gente e per noi era molto comodo comperarvi. Io la caserma la ricordo cosi, piena di gente che viveva assieme come in una grande famiglia, e ne avrò sempre un caro ricordo. Entro le sue mura che hanno offerto a tanti profughi ospitalità ho passato dieci anni della mia vita.”


Riportato da
Annamaria Ambrosini

L’istituto storico spezzino ricorda il 10 febbraio perché nella Città della Spezia questo giorno riporta alla memoria la “Caserma Ugo Botti” della Marina Militare, dove furono accolti mille esuli istriani.

Approfondimenti

Nel 2019 l’iniziativa del Centro studi Memoria in Rete Foibe e Esodo: 1918-1956 la tragedia sul confine orientale ha visto un’esposizione di 10 pannelli della Fondazione Memoria della Deportazione (aderente all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri) dal titolo “Fascismo, foibe, esodo” e la proiezione di filmati e documentari sulla tragica vicenda del confine orientale e dei polesani spezzini.

pannelli esposti, a cura della Fondazione Memoria della Deportazione.

Atti del convegno Fascismo, foibe, esodo tenutosi a Trieste nel settembre 2004, a chiusura del congresso nazionale dell’ANED.

Relazione di Enzo Collotti: L’Italia, un paese che non ha ancora fatto i conti col proprio passato – TR febbraio 1997.

Percorsi tematici per il Giorno del Ricordo e altra documentazione messa a disposizione dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia.

Giorno del Ricordo. 10 febbraio 2019

Perché ci bombardano? La guerra aerea in Italia 1940-1945

Mercoledì 2 settembre 2020, 17.30-19.00 Lapsus e la University of Lincoln hanno il piacere di invitarci alla presentazione di Perché ci bombardano? La guerra aerea in Italia 1940-1945, una raccolta di materiali didattici sul controverso problema dei bombardamenti alleati sull’Italia e la loro difficile memoria.

Ispirato da una prospettiva di inclusione, il lavoro si fonda sulla scelta di presentare fonti italiane a scolari di madrelingua inglese, e fonti alleate a quelli italiani.

Ci sono ad esempio resoconti provenienti da lettere e diari di aviatori inglesi e americani che hanno volato sull’Italia; altre parti esplorano la dimensione dell’irrazionale e del trauma oppure affrontano la complessa dualità liberatori-carnefici.

Molti materiali provengono da archivi privati tramite l’International Bomber Command Centre Digital Archive di Lincoln e vengono proposti per la prima volta al pubblico italiano.

A tal proposito, l’ISR spezzino ha fornito in copia digitale alcuni documenti del suo Archivio riguardanti il maggiore inglese Gordon Lett, ufficiale di collegamento della Missione Alleata nella IV Zona operativa e del Battaglione Internazionale.

Il programma:

17.15 Apertura collegamento

17.30 – 18.15 Presentazione.

Intervengono:
Andrea Zannini, Università degli studi di Udine. Direttore del Direttore Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale

Alessandro Pesaro, University of Lincoln

Greta Fedele, Lapsus. Laboratorio di analisi storica del mondo contemporaneo

Andrea F. Saba, Commissione didattica nazionale Rete Parri degli istituti per la storia della resistenza e dell’età contemporanea

18.15 – 18.30 Intervallo

18.30 -19.00 Tavola rotonda con esperti di memoria, didattica della storia, e culture digitali

Summer School 2020: Emergenze e nuove normalità

Oggi l’anteprima della 7a edizione, organizzata dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e dalla Rete degli istituti storici, in modalità online e videoconferenza.

Questa edizione, nonostante l’incertezza sanitaria e normativa, ha significato manifestare tenacemente la volontà di affrontare la mission di formazione sulla didattica della storia e sull’educazione alla cittadinanza, che da sempre è nel cuore della Rete. 

Per la prima volta nella sua storia l’iscrizione sarà completamente gratuita. Ci si può iscrivere sulla piattaforma Sofia (vedi modalità nel link in calce) o può essere fatta richiesta al proprio istituto storico locale che inoltrerà alla Segreteria di quello Nazionale.

La Summer School è un importante momento di autoformazione in servizio dei docenti e di quanti collaborano con le Sezioni didattiche degli Istituti, pertanto è giusto facilitare al massimo questa partecipazione anche per favorire lo scambio di idee in seno alla Rete, la condivisione di progetti e di linee di intervento.

L’appuntamento inizia oggi con una pre-Summer: una due giorni (22-24 luglio) nella quale gli interventi di alcuni esperti ci inviteranno a riflettere sull’emergenza, sugli effetti più immediati e sulle implicazioni che il virus ha prodotto su scala globale. Pensata come uno spazio aperto – vero e proprio kick-off per la scuola che seguirà a distanza di un mese – in precisa coerenza con lo spazio senza confini occupato dal virus.

La Summer School si avvierà a fine di agosto e si articolerà in cinque incontri in diretta e a distanza che saranno realizzati ogni giovedì, da fine agosto e per tutto il mese di settembre. Ogni incontro ospita due relatori che affronteranno una coppia di temi selezionati tra quelli che la pandemia ha fatto emergere come in profonda trasformazione: l’idea è provare a declinare l’emergenza da parole-concetto, come spesso accade a scuola. Il giorno successivo saranno proposti ai docenti workshop in cooperative learning, corredati – come nella consuetudine della Summer – da materiali per un immediato uso didattico (quest’anno abbiamo pensato a dei brevi video per la classe rovesciata). Le parole chiave discusse dai relatori saranno il tratto che collega le parti, a comporre una specie di alfabeto-dizionario della crisi nella quale siamo ancora immersi.

Una tavola rotonda aprirà e chiuderà la Summer: in apertura il tema sarà quello della didattica integrata, fra DaD e manualistica, in chiusura il tema dell’educazione civica che entrerà in vigore quest’anno.

Ultima novità è la Post-summer: un servizio di tutoraggio che resterà attivo per gli iscritti lungo l’intero primo trimestre dell’anno scolastico 2020/21 e che abbiamo pensato per agevolare la progettazione e la realizzazione delle attività didattiche proposte. Ma anche per evitare, in un anno scolastico che si prospetta denso di incognite, l’isolamento cui ci ha costretto l’emergenza nella scorsa primavera.

PRE-SUMMER: Emergenze e nuove normalità.
Il ritorno a scuola: un’occasione per ripartire?
On line su: www.reteparri.it
Facebook: www.facebook.com/INSMLI
Youtube: www.youtube.com/user/INSMLI

22.7.2020
ore 14
Paolo Pezzino, Presidente dell’Istituto Ferruccio Parri
Saluti e Introduzione ai lavori

ore 14e30
Gustavo Zagrebelsky, Professore emerito di Diritto costituzionale, Università di Torino
L’impatto della pandemia sul sistema-Paese
guida il dialogo Barbara Berruti, Vicedirettrice Istoreto

24.7.2020
ore 12
Luciano Floridi, Università di Oxford
Iperstoria e scuola onlife
guida il dialogo Agnese Portincasa, direttrice di Novecento.org; Istituto Storico Parri, Bologna

ore 16
Pier Cesare Rivoltella, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano – CREMIT
Uscire dall’emergenza: quale futuro per la DaD?
guida il dialogo Aldo Gianluigi Salassa, Istoreto

Brochure e procedure per l’iscrizione

Per info e aggiornamenti:

Istituto Nazionale Ferruccio Parri

Raccontiamo la Resistenza!

Una commemorazione virtuale (e virtuosa) del 25 aprile

Comunicato stampa dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri

L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano, che da oltre 70 anni raccoglie, tutela e valorizza il patrimonio materiale e ideale della Resistenza, pur nella difficile situazione attuale causata dal Coronavirus, insieme all’Istituto Cervi e a tutti i 65 Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea sparsi sul territorio nazionale, congiuntamente alla rete di luoghi “Paesaggi della Memoria”, promuove la celebrazione del 75° anniversario della Liberazione con una voce ancor più forte, che echeggi in quelle piazze che quest’anno non si possono riempire di persone.

Vogliamo non solo condividere, anche attraverso i social, con i cittadini italiani il patrimonio di valori, conoscenza storica ed esperienza maturate negli istituti sparsi in tutta Italia, ma anche chiamare a raccolta tutti coloro che intendono ricordare questa ricorrenza, e mirano a farne una dimostrazione sempre attuale di solidarietà e partecipazione.

Lanciamo perciò una campagna social, incentrata sull’hashtag #raccontiamolaresistenza, che accompagni il paese dal 29 marzo (data della costituzione del triumvirato insurrezionale del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) al 2 maggio (che segna la resa tedesca in Italia).

Ricorderemo così anche il 6 aprile (inizio della campagna di primavera degli Alleati), il 18 aprile (anniversario dello sciopero preinsurrezionale), per arrivare a celebrare il 25 aprile, data della insurrezione di Milano, simbolo della Liberazione nazionale dal nazifascismo.

Sulla pagina dedicata e su tutti i canali social sarà possibile visionare i materiali documentari e memoriali del Parri e della sua rete, con contributi inediti. Sarà possibile anche partecipare attivamente postando testi, documenti, foto, filmati, ecc. Basterà iscriversi e darsi un “nome di battaglia”!

L’evento del 25 Aprile, denominato #25aprile2020, vedrà la presentazione di alcune nuove iniziative del Parri, come la mostra virtuale su Milano libera e il portale sul Ricompart (Ufficio Riconoscimento Qualifiche Partigiane).

Una maratona-staffetta percorrerà l’Italia di istituto in istituto, da Catania a Trieste, secondo la geografia della Liberazione, e culminerà in una grande festa, con ospiti come Eraldo Affinati, Claudio Bisio, Vinicio Capossela, Cisco, Nando Dalla Chiesa, Ferruccio De Bortoli, Gad Lerner, Carlo Lucarelli, Maurizio Maggiani, Valerio Massimo Manfredi, Modena City Ramblers, Murubutu, Marino Neri, Paolo Nori, Marco Rovelli, Renato Sarti, Antonio Scurati, YoYoMundi, Massimo Zamboni… e tanti altri.

Tutti gli iscritti alla pagina fb potranno intervenire, portando una testimonianza, proponendo una lettura… o cantando “Bella Ciao”!

presentazione di un progetto di ricerca per Il “Giorno della Memoria”

Nella settimana in cui viene celebrato Il Giorno della memoria, istituito dal Parlamento italiano il 27 Gennaio di ogni anno in memoria delle vittime dell’Olocausto, ancora un’importante iniziativa nell’ambito del calendario della Memoria.

Il tema della deportazione torna in primo piano giovedì 30 Gennaio alle ore 16,30 nell’Auditorium della Biblioteca Civica Beghi (Via del Canaletto, 100) con la presentazione della ricerca Tante braccia per il Reich: deportazione dei lavoratori liguri ad opera dei Tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

È uno studio organico sulle dinamiche e le modalità del prelievo coatto di lavoratori liguri e del loro utilizzo oltre Brennero nel periodo della Repubblica Sociale Italiana.

Una ricerca che tende a colmare una lacuna sulla storia dell’Italia nella Seconda guerra mondiale.

L’iniziativa è organizzata dall’Istituto ligure per la storia della resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” congiuntamente all’Istituto spezzino per la storia della resistenza e dell’età contemporanea “P.M.Beghi” con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Liguria e del Comune della Spezia.

Inoltre, la collaborazione dell’Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dell’Associazione nazionale ex deportati e di Cgil, Cisl e Uil.

All’incontro, introdotto dal presidente ISR spezzino Lorenzo Vincenzi e il saluto delle autorità cittadine, interverranno Mario Ghini, Segretario generale della UIL Liguria in rappresentanza delle tre Organizzazioni Confederali CGIL, CISL e UIL e gli storici Irene Guerrini e Marco Pluviano, autori della ricerca.

Editoria: presentazione del volume “Criminali” di Costantino di Sante

Il 16 gennaio alle ore 17,00 presso l’auditorium della Biblioteca Civica ” Pietro Mario Beghi” in via del Canaletto, 100 alla Spezia, verrà presentato il libro Criminali del campo di concentramento di Bolzano, edito da Raetia, 2019.

Il programma prevede i saluti delle Autorità, quindi un’introduzione da parte di Doriana Ferrato, Presidente ANED sezione della Spezia.

Seguirà l’intervento dell’Autore Costantino di Sante, che dialogherà con Tiziano Vernazza, collaboratore dell’ISR spezzino.

Ingresso libero

“Conoscere il passato per leggere il presente” La storia dell’ultimo ‘900 in Italia e alla Spezia

A partire dal 22 novembre 2019, nella sede del Centro Studi “Memoria in Rete” (via Gio Batta Valle 6), avrà inizio il corso di formazione per docenti di scuola primaria.

Il progetto, organizzato dall’ISR spezzino e dall’ANED Sezione della Spezia, ha per titolo Conoscere il passato per leggere il presente: la Storia dell’ultimo ‘900 in Italia e alla Spezia e prevede sette incontri, con cadenza quindicinale, nel periodo novembre 2019-gennaio 2020.

L’importante iniziativa didattico-culturale scaturisce dalla necessità di promuovere la conoscenza dei tragici eventi della nostra storia contemporanea non solo per non far dimenticare quanto accaduto, ma per ricordare ai giovani che i valori, per cui i nostri padri, fratelli, figli, amici hanno sacrificato la vita e la gioventù, sono oggi misconosciuti o calpestati.

Gli obiettivi sono molteplici e vanno dal recupero della memoria storico-locale alla riflessione sui fatti storici che riguardano gli anni 1943/45. Inoltre non da meno il conoscere e valorizzare segni, tracce, testimonianze presenti nel territorio nonché l’interpretare le violenze del Novecento. Infine particolare attenzione sarà riservata alla Resistenza di genere e/o alla Deportazione dell’infanzia.

Un auspicio: riuscire a promuovere la Storia contemporanea per poter appassionare i piccoli studenti attraverso i loro insegnanti e poterli rendere in futuro cittadini più consapevoli.

Il calendario degli incontri:

novembre 2019

22 novembre ore 16:30-18:30
Patrizia Gallotti Direttrice ISR La Spezia
Introduzione al corso
Recuperare la memoria storico-locale.
Processo integrazione europeo

28 novembre ore 16:30-18:30
Gianluca Gabrielli Insegnante
La scuola primaria a confronto con la contemporaneità

dicembre 2019

13 dicembre ore 16:30-18:30
Tiziano Vernazza Ricercatore ISR La Spezia
Laboratorio: Utilizzo nuove tecnologie open source per strumentazione didattica

20 dicembre ore 16:30-18:30
Lorenzo Vincenzi Presidente ISR La Spezia
Interpretare le violenze del Novecento

gennaio 2020

17 gennaio ore 15:30-17:30
Bruno Maida Docente Università di Torino
La Shoah dei bambini

31 gennaio ore 16:30-18:30
Doriana Ferrato Presidente ANED La Spezia
La Deportazione alla Spezia e la questione della Memoria

febbraio 2020

14 febbraio ore 16:30-18:30
Maria Cristina Mirabello Vice Presidente ISR La Spezia
Le donne e la Resistenza


La battaglia dei Casoni – 3 agosto 1944, nuovo video ISR

Per ricordare uno degli eventi più significativi della Resistenza in Liguria e del territorio della Spezia è stato inserito nei canali Vimeo e YouTube dell’ISR spezzino La battaglia dei Casoni – 3 agosto 1944, un docufilm del 2016 di Massimiliano Pisano dell’Associazione Stella Tricolore.

Promosso e coordinato per la parte scientifica dall’ISR spezzino, il docufilm racconta la resistenza che opposero i partigiani della Brigata Val di Vara al rastrellamento nazifascista che interessò l’intera area montana compresa tra i fiumi Vara e Magra.

La realizzazione ha visto la collaborazione di:

Hanno dato il patrocinio:

  • Comune di Calice al Cornoviglio;
  • Comune di Rocchetta di Vara;
  • Comitato Provinciale Unitario della Resistenza La Spezia;
  • Associazione Nazionale Partigiani Cristiani La Spezia;
  • Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Comitato Provinciale La Spezia

Le testimonianze:

II racconto del rastrellamento è narrato da Daniele Bucchioni “DANY”, Aldo Bucchioni “ALDO”, Ciro Domenichini “FULMINE”, Alfredo Piccardo “BARBAROSSA”, Dino Menini, Marcello Menini e Adelmo Volpi.

La testimonianza del comandante Dany è stata messa a disposizione dall’Istituto Storico della Resistenza della Spezia, che ne realizzò l’intervista nel 2006.

Le riprese video:

  • Regia: Massimiliano Pisano (Associazione StellaTricolore);
  • Fotografia: Alfredo Maccani;
  • Montaggio: Fabio P.P. Milani;
  • Musiche: Roger Subirana Mata
  • Consulenza storica: Maurizio Fiorillo (ISR spezzino) e Antonio Pagani (partigiano brigata Giustizia e Libertà)

Le proiezioni:

Le riprese dei partigiani e della popolazione dei Casoni sono state realizzate a settembre 2015 tra i Casoni di Suvero e la piana di Ghiacciarna.

Alle riprese hanno preso parte: Gian Luca Bartolomei, Gianluigi Bergamaschi, William Domenichini, Daniele Eschini, Simone Fantoni, Andrea Manicardi, Riccardo Masetti, Francesco Varsi, Aurora Di Negro, Rachele Di Negro, Roberto Di Negro, Pau Gasso, Matilde Varsi, Riccardo Varsi, Giuliana, Zangelmi.

Una parte delle immagini dei tedeschi sono state girate ad aprile 2016 da Manuele Marracini al Cinquale di Montignoso (MS) con il coinvolgimento dei rievocatori del gruppo Croce di Ferro.

La prima del docufilm si è svolta lunedì 25 luglio 2016 nel Castello Doria Malaspina di Calice al Cornoviglio (SP). Altre proiezioni si sono svolte giovedì 28 luglio al circolo Nova di Follo (SP), fraz. Follo Alto e mercoledì 3 agosto in piazza Mergoni a Rocchetta di Vara (SP), fraz. Suvero.