La Fondazione Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, con la collaborazione del Comune della Spezia che ha messo a disposizione la sala della Mediateca regionale ligure “Sergio Fregoso” per le proiezioni, promuove anche quest’anno Memoria Visibile, rassegna cinematografica dedicata ai momenti storici fondamentali della nostra contemporaneità.
Il progetto, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, si pone l’obiettivo, tramite l’immediatezza del linguaggio cinematografico, di trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria storica.
Un nutrito pubblico di studenti e docenti dell’Istituto Capellini Sauro e del liceo classico Costa ha partecipato martedì 24 gennaio al primo appuntamento dellarassegna cinematografica in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, del film Jacob il bugiardo.
Hanno partecipato all’incontro: per la Fondazione ISR Patrizia Gallotti, M.Cristina Mirabello, Marcella D’Imporzano e Giusy Marino; per l’ANED Doriana Ferrato.
Presente anche il critico cinematografico Giordano Giannini che, al termine della proiezione, ha discusso con gli studenti la tematica e la tecnica del film.
La rassegna prevede una proiezione al mese, da gennaio ad aprile 2023, presso la Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso” (via Firenze, 37). Ogni proiezione sarà seguita da una relazione da parte di un critico cinematografico.
Le prossime proiezioni saranno:
Martedì 14 febbraio, Il sorriso della patria: l’esodo giuliano-dalmata nei cinegiornali del tempo, in occasione della ricorrenza del Giorno del Ricordo;
Martedì 28 marzo, Achtung! Banditi! nel ricordo dei Grandi Scioperi del ‘44;
Martedì 18 aprile, Roma città aperta, per commemorare la Liberazione.
L’ingresso è gratuito. Per info e prenotazioni: info@isrlaspezia.it – isr@comune.sp.it
CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI SCUOLE SECONDARIE DI I E II GRADO
Il corso – il cui fondamento normativo è l’art.6 (Formazione docenti) della legge 92/2019 che ha introdotto l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole – si propone di fornire ai docenti spunti di riflessione sul ruolo che hanno avuto le donne prima nella Resistenza e poi nel percorso di affermazione del principio di uguaglianza fino al suo inserimento nella Costituzione.
Spesso nei testi di storia si tratta solo per cenni della partecipazione delle donne alla Resistenza, sebbene il loro contributo sia stato determinante. Infatti, gli Istituti storici della Resistenza, compreso quello spezzino, hanno potuto raccogliere e rendere pubbliche le memorie di molte protagoniste di questo periodo storico.
Il corso prevede 2 moduli, uno di carattere informativo e l’altro di carattere laboratoriale, e svilupperà le pratiche della didattica per competenze e dell’e-learning.
Destinatari Docenti Scuola secondaria I e II grado Max iscrizioni: n. 35 (25 in presenza + 10 online).
Durata del corso: 8 ore Frequenza necessaria: 6 ore (almeno il 75% della durata del corso)
Costo: € 60,00. È possibile il pagamento con Carta del docente – codice SOFIA n. 79731
Data apertura iscrizioni: 25 gennaio 2023 Data chiusura iscrizioni: 22 febbraio 2023
Contatti: Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea email: isr@comune.sp.it info@isrlaspezia.it Biblioteca Civica P.M. Beghi, Via del Canaletto, 100, La Spezia
Direttore responsabile: Prof.ssa Marcella D’Imporzano Responsabile Area didattica Fondazione ETS Istituto Spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
Metodologia di lavoro: Aula – lezioni Frontali; Laboratori; e-learning
Materiali e tecnologie usati: Slide , videoproiettore, dispense
I partecipanti al corso a distanza potranno seguire le lezioni attraverso il programma di videoconferenze ZOOM meetings .
Obiettivi:
affrontare il percorso storico del ruolo della donna nella vita sociale, politica e culturale italiana, esaminando le vicende che, già a partire dall’elaborazione della Costituzione italiana, sono state grandi fattori di cambiamento nel riconoscimento e nell’affermazione dei diritti delle donne
fornire strumenti utili a stimolare la riflessione sull’importanza della partecipazione piena e consapevole dei giovani alla vita civica, culturale e sociale delle comunità in cui vivono rispettando diritti e doveri indicati dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
redigere un’unità di apprendimento trasversale per l’insegnamento dell’Educazione civica all’interno della scuola
fornire stimoli e materiali per una didattica interdisciplinare avente come focus l’educazione civica.
Calendario corso
I modulo di carattere informativo:
giovedì 23/02, orario 16.00 – 18.00 Le donne della Costituente: i loro obiettivi, contributi e dettato Costituzionale. Dr.ssa Monica Di Barbora, Dottoranda Università Milano Bicocca, archivista, insegnante, ricercatrice della Fondazione ISEC
giovedì 9/03, orario 16.00 – 18.00 La Resistenza al femminile dal territorio spezzino a quello nazionale. Ruolo delle donne nella/dopo la Resistenza e testimonianze di protagoniste. Dr.ssa Patrizia Gallotti, Presidente Fondazione ETS ISR SP Dr.ssa Annalisa Coviello, giornalista e autrice di saggi
II modulo di carattere laboratoriale:
lunedì 27/03, orario 16.00 – 18.00 Laboratorio su Donne-Resistenza-Costituzione Dr. Tiziano Vernazza, Responsabile area comunicazione e rapporti con utenza Fond. ETS ISR SP Prof.ssa Maria Cristina Mirabello, Vicepresidente Fondazione ETS ISR Sp
mercoledì 19/04, orario 16.00 – 18.00 Ipotesi di una possibile unità di apprendimento trasversale di educazione civica (sulla tematica affrontata): confronto e discussione. Prof.ssa Maria Cristina Mirabello, Vicepresidente Fondazione ETS ISR SP Prof.ssa Marcella D’Imporzano, Responsabile area Didattica Fondazione ETS ISR SP
Mappatura delle competenze:
Come indicato dall’UE, l’elenco delle competenze chiave per la realizzazione e lo sviluppo della persona, per la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione sono da riferirsi a otto ambiti. In questo percorso formativo ci si focalizza su due di queste competenze trasversali: 1. competenza in materia di cittadinanza; 2. competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
Punto 1: la conoscenza della Costituzione rientra tra le competenze di cittadinanza che tutti gli studenti, di ogni ordine, devono conseguire (co.3 art.4 L.92/2019).
Punto 2: l’acquisizione della consapevolezza che i valori democratici contenuti nella Costituzione rafforzano e consolidano la coesione sociale, la giustizia sociale, il diritto ad una effettiva parità tra uomini e donne, ad uno stesso trattamento in campo lavorativo, può sviluppare nei giovani capacità di riflettere e di usare strategie di comportamento e di auto-correzione della propria condotta nei contesti sociali e lavorativi.
Bibliografia generale di riferimento
Si avverte che sono segnalati testi di rilevanza locale e testi di rilevanza nazionale, sia sull’argomento specifico “Donne e Resistenza” che sulla Resistenza in generale.
Saranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche specifiche in occasione di ciascuna lezione
Fonti bibliografiche:
AA.VV. La donna nella Resistenza in Liguria, La Nuova Italia, 1979;
AAVV, Migliarina ricorda, testimonianze sulla Resistenza e Deportazione ’43-’45, Daniela Piazza Editore, 1996;
Alfonso, Donatella, Ci chiamavano libertà. Partigiane e resistenti in Liguria 1943-1945, Genova, De Ferrari, 2012, II ediz.ampliata 2013;
Alloisio, Mirella; Beltrami, Giuliana, Le volontarie della Libertà, Ed. Mazzotta, 1981;
Antifascismo e Resistenza alla Spezia (1922-1945), ISR La Spezia, 1987 (Gallotti, Patrizia, La donna e la Resistenza);
Antoni, Varese; Ricci, Giulivo, Protagonisti (a cura di/dei), IV Zona Operativa. La Brigata Garibaldina Cento Croci. Storia e Testimonianze, Ed. Giacché, 1997 (riferimento alle suore dell’Ospedale di Albareto);
Beccaria Rolfi, Lidia; Bruzzone, Anna Maria, Le donne di Ravensbrϋck. Testimonianze di deportate politiche italiane, Einaudi, 1978;
Beghi, Pietro, Mario, Discorsi e scritti dal 1954 al 1966, ISR La Spezia, 1972;
Bertonelli, Elena, in Scuola e dintorni, Giornale del Liceo Raffaele Lombardi Satriani di Petilia Policastro, n.3, 2016-2017 (in cui si parla di Virginia Bertonelli “Dolores”);
Biagi, Claudia, La donna nella Resistenza in Lunigiana, tesi di laurea, 2013 (reperibile presso ISR La Spezia);
Bianchi, Antonio, Storia del movimento operaio di La Spezia e Lunigiana, Editori Riuniti, 1975;
Bianchi, Antonio, La Spezia e Lunigiana-Società e politica dal 1861 al 1945, Franco Angeli, 1999 (riferimenti all’attività dei Gruppi Difesa della Donna, Fronte della Gioventù e SAP);
Borachia, Paolo; Ada, Diario in tempo di guerra. Note e Ricordi di famiglia e Note in chiaro sul periodo ‘43-45, Ed. Europa, 1988;
Bravo, Anna; Bruzzone, Anna Maria, In guerra senz’armi. Storie di donne, 1940-1945, Laterza, 1995;
Bruzzone, Anna Maria; Farina, Rachele, La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi, Bollati-Boringhieri, 2006;
Cappi, Vania, Partigiana, se fosse il caso, la farei sempre. Storie di donne nella lotta di Liberazione in provincia della Spezia, 2009 (tesi di laurea reperibile presso ISR La Spezia);
Coggio, Sondra, Noi, le donne della filanda. Storia dello Jutificio di Fossamastra, Edizioni Giacché, 2010( riferimento alle sorelle Fidolfi);
Cogliolo, Giuseppina, Una ribelle di nome Fiamma, Edizioni Chillemi, 2009;
Comune di Arcola-Comitato Unitario della Resistenza, Arcola tra storia e ricordo 1939-1945, Centrostampa, Arcola, 1996;
Del Maestro, Camillo, Centocroci per la Resistenza, Editrice Ass. Partigiani “Centocroci” Varese Ligure, 1982( riferimento a Rosetta Solari);
Donne arcolane nella Resistenza. Le celebrazioni del XXX della Resistenza e della liberazione, 1975 (Comune di Arcola, Comitato Unitario della Resistenza);
Esthel, Giulietta, L’ultima primavera, (stampa in proprio), 2016 (romanzo resistenziale ambientato fra IV Zona e Garfagnana);
Farè, Ida; Spirito, Franca, Mara e le altre. Le donne e la lotta armata: storie, interviste, riflessioni, Feltrinelli, 1979 (riferimento a Vera Del Bene);
Fasoli, Giuseppe, Una tipografia clandestina. Il centro-stampa della Rocchetta di Lerici durante la lotta di Liberazione, ISR La Spezia, 1981 (riferimenti a Lina Isoppo, moglie di Alfredo Ghidoni e a Teresa Bertella, moglie di Argilio Bertella);
Fiorillo, Maurizio, Uomini alla macchia, Bande partigiane e guerra civile. Lunigiana 1943-1945, Editori Laterza, 2010;
Flores, Marcello; Franzinelli, Mimmo, Storia della Resistenza, Laterza, 2019
Fratini, Laura, Le donne spezzine nella Resistenza, in La Spezia, Rivista del Comune, Ristampa, n.4-6 del luglio-dicembre 1955, in occasione del Consiglio Comunale del 13/11/1971 dedicato al tema “La continuità della Resistenza nella società civile”;
Galletto, Lido, La lunga estate, Acrobat Carrara, 2006 (riferimento a Adele Cecchini);
Gallotti, Patrizia, La donna e la Resistenza in AA.VV., Antifascismo e Resistenza alla Spezia (1922-1945), Atti del Convegno tenuto a villa Marigola nel 1985, Tip. La Moderna, La Spezia, 1987;
Ghidoni, Graziella La siepe di bosso, Grafidea, La Spezia, 2003;
Gimelli, Giorgio, La Resistenza in Liguria, Cronache militari e documenti, Carocci, 2005;
Gobetti, Ada, Diario partigiano, Rizzoli, 2015, p. 86
Godano, Cesare, Paideia ‘44’, Edizioni Giacché, 1994 (riferimento a Carmen Bisighin);
Gori “Ivana” Vega; Mirabello M.Cristina, “Ivana” racconta la sua Resistenza. Una ragazza nel cuore della rete clandestina, Edizioni Giacché, 2013;
Guarino, Domenico; Brilli, Chiara, Ribelli. Gli ultimi partigiani raccontano la Resistenza. Di ieri e di oggi, Infinito Edizioni, 2011 (riferimento a Laura Seghettini);
Guerrieri, Sirio; Ceresoli, Luigi, Dai Casoni alla Brunella. La Brigata Val di Vara nella storia della Resistenza, Zappa editore, Sarzana, 1986;
ISR La Spezia, M. Fontana e la quarta zona operativa del Corpo Volontari della Libertà, 1972
Lalli, Oscar, Nebbia e sole in Val di Magra, Mareggiani-Bologna,1963;
Lalli, Oscar, Lotta partigiana intorno alle Alpi Apuane e sull’Appennino ligure tosco-emiliano, Mareggiani-Bologna, 1964 (riferimento alla figlia Amalia Lydia Lalli);
Farè, Ida; Spirito, Franca, Mara e le altre. Le donne e la lotta armata: storie, interviste, riflessioni, Feltrinelli, 1979 (riferimento a Vera Del Bene);
La Resistenza nello Spezzino e nella Lunigiana. Scritti e testimonianze, ISR, 1973;
La Spezia, Rivista del Comune, numero speciale dedicato al Ventennale della Resistenza, 1965 (riferimento a Lina Fratoni, Carmela Rossi Lurpini, Anna Maria Vignolini, Rina Gennaro e Delfina Betti);
La Spezia, Rivista del Comune,Ristampa n.4-6 del luglio-dicembre 1955 in occasione della riunione straordinaria del Consiglio Comunale del 13 novembre 1971 dedicata al tema “Continuità della Resistenza nella vita civile”;
Lett, Gordon, Rossano, Eli Milano, 1958 (riferimenti a Dina De Luchi e Amelia Sperindè);
Lo sciopero allo Jutificio Montecatini, (a cura di Mario Farina), in ISR La Spezia, La Spezia 1944, Classe operaia e Resistenza, Atti della Conferenza Gli scioperi del marzo 1944, Sala del Consiglio Provinciale, 1 marzo 1974;
Mafai, Miriam, Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale, Mondadori, 1987;
Marchini, Pino, Un berretto pieno di speranze. I ricordi di Vanda Bianchi, Edizioni Cinque Terre, 2010;
Menapace, Lidia, Io, partigiana, La mia Resistenza, Feltrinelli, 2014;
Micromega 3/2015, Ora e sempre Resistenza (riferimento a Laura Seghettini);
Mimma, Rolla,(a cura di Bianca Lena), La mia Resistenza, memorie e riflessioni di una partigiana, Edizioni Giacché, 2018
Neri, Giorgio, Comune di Arcola-ANPI di Arcola Percorsi partigiani, Edizioni Giacché, 2005;
Nicora, Tiziana, La partecipazione femminile alla guerra partigiana, tesi di laurea anno accademico 1985-86, (intervista a Delfina Betti);
Pagano, Giorgio, Eppur bisogna ardir, Edizioni Cinque Terre, 2015;
Pagano, Giorgio; Mirabello, Maria Cristina, Sebben che siamo donne. Resistenza al femminile in IV Zona Operativa, tra La Spezia e Lunigiana, Edizioni Cinque Terre, 2017;
Petacco, Arrigo, La Spezia in guerra 1940-45. Cinque anni della nostra vita, La Nazione-Cassa di Risparmio, 1984;
Quartieri De Lucchini, Luciana, …E il cuore cantava, edizioni Nuova Cultura, 2014;
Relazione di Umberto Vendramin sul gruppo S.A.P. ‘Giustizia e Libertà’ della città della Spezia, Fabiani, La Spezia, 1945;
Registro Storico dei riconoscimenti delle qualifiche di “Partigiano” o “Patriota” presso Archivio dell’ISR La Spezia; LINK
Ricci, Giulivo, Avvento del Fascismo Resistenza e Lotta di Liberazione in Val di Magra, I.S.R., La Spezia, 1975;
Ricci, Giulivo, La colonna “Giustizia e Libertà”, Fiap-Ass. Partigiani Mario Fontana, I.S.R., La Spezia, 1995;
Ricci, Giulivo, Storia della Brigata Garibaldina “U. Muccini”, ISR La Spezia, 1978 (riferimenti ai Gruppi Difesa della Donna, al Fronte della Gioventù e alle SAP);
Ricci, Giulivo, Storia della Brigata “Matteotti-Picelli”, ISR La Spezia, 1978;
Rovelli, Marco Eravamo come voi. Storie di ragazzi che scelsero di resistere, Laterza, 2015 (riferimento a Laura Seghettini);
Scaramuccia, Alberto, Una donna di piazza Brin, in Storie di quartiere, Concorso 2008, Le donne, la città e i suoi quartieri, Litoeuropa, 2009 (riferimento a Vera Del Bene);
Seghettini, Laura, (a cura di Rapetti, Caterina), Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione, Carocci, 2006;
Sivori Carabelli, Isa; Banti, Egidio; Meneghini, Pino; Carabelli, Igino; Isoppo, Claudio, Testimoni del tempo e della storia, Editore Alpicella, 2005 (riferimento a Amalia Lydia Lalli);
Solari, Rosetta, Ricordi di una ragazza partigiana, Monte Università Parma, 2006;
Tobagi, Benedetta, La Resistenza delle donne, Edizioni Einaudi, 2022;
Valle, Anna, Una storia nostra. Enrico Bucchioni e i partigiani di Vezzano, Edizioni Giacché, 1994;
Valle, Anna; Coviello, Annalisa, Anch’io ho votato Repubblica. Le donne spezzine e la conquista del voto. Storia, immagini e testimonianze di un’epoca, Edizioni Giacché, 2008.
Veneruso, Danilo, La donna dall’antifascismo alla Resistenza, in AA.VV, La donna nella Resistenza in Liguria, Consiglio Regionale della Liguria, La Nuova Italia Editrice, 1979
L’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri con la rete degli Istituti associati ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati)
Il 27 agosto 1944, il partigiano Nello Olivieri, originario di Mocrone, in Lunigiana, viene ucciso nei boschi nella Valsesia. La sua morte, però, è ancora avvolta nel mistero.
A quasi ottant’anni di distanza, lo scrittore Ivan Campagnolo, di Borgosesia, ripercorre tutta la storia del partigiano lunigianese, cui è dedicata la Scuola elementare di Rebocco e, partendo dai comunicati ufficiali, dalle testimonianze raccolte negli anni dai vari sopravvissuti, da sopralluoghi sul campo, ricostruisce le ultime ore di questo valoroso comandante partigiano.
L’evento è organizzato dall’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – Fondazione ETS in collaborazione con il Comune della Spezia.
Dialogherà con l’autore la giornalista Annalisa Coviello.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.
Riportiamo il commento del Prof. Paolo Galantini, membro del CdA della Fondazione ETS ISR e Referente per la Liguria del Gruppo delle Medaglie D’oro al Valor Militare d’Italia, pubblicato sulla rivista Lettera ai Compagni.
Un Viaggio straordinario nell’Italia del 2022
Un Treno speciale ha attraversato l’Italia, lasciando una traccia indelebile nell’animo di quanti l’hanno visto passare. Partito da Trieste lo scorso 6 Ottobre, quel Convoglio ha infine concluso la sua corsa a Roma, dove, accolto dalle Autorità civili, militari e religiose, con in testa il Ministro della Difesa Guido Crosetto, è giunto nella prima mattinata del IV Novembre, in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, dopo aver percorso oltre 5000 chilometri e toccato 730 Stazioni.
Stiamo parlando del Treno del Milite Ignoto e di un Viaggio davvero straordinario, che ha dilatato il percorso storico del 1921, per abbracciare finalmente tutte le Regioni d’Italia mai raggiunte in precedenza.
L’iniziativa discende da una proposta avanzata dal Gruppo Delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia e si inserisce nell’ambito delle Celebrazioni del Centenario della Traslazione del Milite Ignoto e della Sua solenne Tumulazione nel Sacello dell’Altare della Patria.
Favorevolmente recepita dal Parlamento, l’impresa é stata quindi elaborata e disposta dallo Stato Maggiore della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato, la Fondazione FS e la Struttura di Missione per la Valorizzazione degli Anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alle 17 soste originariamente previste nei Capoluoghi delle Regioni attraversate, se ne sono aggiunte almeno un centinaio di straordinarie, autorizzate in corso d’opera sulla base delle specifiche richieste pervenute ai gestori mano a mano che il Viaggio andava disvelandosi.
Laddove non è stato possibile concordare delle fermate, si è comunque disposto un transito rallentato, per consentire alle tante persone, che si andavano radunando anche nelle stazioni più piccole, di esprimere compiutamente un commosso Saluto, intriso di rispetto e di riconoscenza.
Tanta partecipazione è certamente ascrivibile al profondo significato che il Milite Ignoto riveste per ogni Italiano che ne sappia ricondurre e collocare la Figura ai vertici della simbologia identitaria della Nazione, assieme alla Bandiera, all’Inno e al Presidente della Repubblica.
In questo senso, le Manifestazioni tenutesi nell’ambito del Centenario ne hanno sicuramente rinverdito la popolarità, soprattutto a beneficio delle generazioni più giovani, opportunamente rese edotte anche dalle diverse iniziative sviluppate in seno delle Scuole di appartenenza.
In particolare lo svolgimento dell’ imponente Progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”(1921- 2021), promosso dal Gruppo Delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, ha determinato una fortissima quanto capillare diffusione degli ideali richiamati dalla figura del “Soldato Sconosciuto”, il cui riconoscimento come “Figlio prediletto” è stato fin qui reclamato e ufficializzato da ben 4558 Comuni d’Italia, attraverso il conferimento della Cittadinanza Onoraria, rilasciata da altrettanti Consigli Comunali con voto pressoché unanime.
Possiamo perciò affermare che questo Viaggio del Treno del Milite Ignoto è avvenuto in un Paese che non solo ne custodisce premurosamente la Memoria, ma di cui il 57,66% dei 7904 Comuni che lo compongono si onora di rivendicarne orgogliosamente l’appartenenza alla propria Comunità, con la legittima e fondata speranza che le Municipalità restanti ne seguiranno al più presto il virtuoso esempio.
In un mondo in cui tutto sembra dovuto, emerge l’imperativo di esprimere a tutte le persone che hanno concorso alla brillante riuscita di questo storico evento, mai realizzato in precedenza e difficilmente replicabile in futuro, il più sentito ringraziamento; nell’ovvia impossibilità di citarle una per una, a cominciare dai 270 ferrovieri che si sono alternati nella conduzione del Convoglio, appare tuttavia doveroso fare qualche eccezione, a cominciare dal Generale Alfonso Manzo, Capo del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, e dall’ Ingegnere Luigi Cantamessa, Direttore Generale della Fondazione Ferrovie dello Stato.
Un pensiero particolare deve essere quindi rivolto al Generale Fulvio Poli, Capo della Rappresentanza militare presente a bordo del Treno, per essere stato, di fatto, l’Ambasciatore del Milite Ignoto, ricevendo in tale veste, in ogni momento del Viaggio, il deferente saluto delle Autorità incontrate, nonché delle tantissime persone che hanno voluto semplicemente avvicinarlo per stringergli emblematicamente la mano.
Il Generale Poli è stato inoltre l’instancabile ed appassionato anfitrione nel presentare ai visitatori la mostra multimediale presente a bordo, suscitando sempre l’interesse e l’attenta partecipazione degli ospiti, con particolare riferimento ai tantissimi studenti che vi si sono recati con i loro Insegnanti.
Come già accennato, l’idea originaria di quest’ iniziativa era quella di proporre un percorso del Treno che, attraversando tutte le Regioni del nostro amato Paese, potesse rappresentare una forma di Omaggio dedicato a tutti i Soldati d’Italia che, in ogni tempo, muovendo da ogni dove, avevano infine raggiunto, con le loro fedi, congiunte alle più riposte speranze, i luoghi in cui la Patria li aveva chiamati per il compimento del Dovere.
Molti di loro riuscirono a tornare; tantissimi Altri purtroppo no.
Quest’ ultima considerazione ha quindi determinato un’ulteriore finalità, forse ancor più nobile, ovvero quella di riportare simbolicamente a casa quanti non vi avevano fatto ritorno, affinché potessero rivedere idealmente, almeno per un attimo, i posti in cui si erano consumati gli ultimi istanti degli addii, con gli sguardi rivolti alle strade della gioventù e, più ancora, ai cari volti delle persone amate, che ne avrebbero poi serbato per tutta la vita il più straziante dei ricordi.
La consapevolezza di essere noi tutti i diretti discendenti delle generazioni che hanno combattuto per la libertà, l’indipendenza e l’unità della Patria, dai tempi in cui l’Italia ancora non era fino ai giorni nostri, ha scandito, ad ogni ora del giorno e della notte, i momenti trascorsi nella trepida attesa del Treno, il cui arrivo, preannunciato dai fischi, dapprima diradati dalla distanza e poi sempre più squillanti, mano a mano che il Convoglio si avvicinava, ha suscitato ovunque delle emozioni destinate a rimanere per sempre nei cuori di chi le ha vissute.
In quei pochi secondi, ognuno infatti ha potuto ripensare alla propria storia, a quella delle famiglie di origine, ritrovandovi, proprio in quei precisi istanti, i profili dei nostri Avi, spesso conosciuti solo attraverso fotografie ingiallite dal tempo e tramandate come reliquie di padre in figlio, affinché il ricordo di quelle vite spezzate non andasse dimenticato.
Quanto è preziosa la pace e quanto poco ce ne accorgiamo!
Come accadde nel 1921, anche in quest’occasione chiunque abbia voluto apprestarsi al passaggio del Treno del Milite Ignoto, ha finito col ritrovarvi perciò qualcosa di intimo, di autenticamente personale, che ci affratella tutti nella medesima condivisione della comune appartenenza allo stesso Popolo e alla stessa Storia.
Molti avranno notato che coloro che si sono avvicinati al passaggio del Treno del Soldato, esibivano un fiore all’occhiello : si tratta del “Non Ti Scordar di Me “, che, grazie ad un’altra meritoria proposta del Gruppo Delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia (vedasi Progetto “Caduti per la Patria, Fiore all’Occhiello degli Italiani” nel sito www.movm.it), auspichiamo possa presto divenire ufficialmente il Fiore Nazionale dei Caduti d’Italia, da indossare come segno distintivo della volontà di ricordare tangibilmente i nostri Caduti in occasione delle Celebrazioni previste dal Calendario Civile della Repubblica italiana.
Così come il Treno ha congiunto in un unico percorso le migliaia di località attraversate lungo tutto il Paese, il messaggio che ci viene affidato non può essere che quello di concorrere con ogni nostra risorsa all’unità del nostro Popolo, al mantenimento della pace e al perseguimento dell’interesse comune, al fine di superare, soprattutto nelle questioni di vitali importanza, ogni sterile particolarismo, innalzandoci oltre l’orizzonte angusto e deprimente delle oziose polemiche a cui troppo spesso ci abbandoniamo.
Di fronte al Milite Ignoto, che rappresenta tutti i Caduti per la Patria, non possiamo perciò che inchinarci e sostare in raccoglimento, lasciando che sia l’anima nostra a parlare.
E al cospetto dell’immenso Sacrificio rappresentato dalla somma di ogni Vita consacrata al Servizio della Nazione, ascolteremo allora l’accorato e suadente appello al dovere della serietà morale e al senso della più profonda responsabilità da esercitare in ogni momento delle nostre esistenze.
In altre parole, spetta dunque a ciascuno di noi dimostrare concretamente, giorno dopo giorno, di saperci meritare quello che abbiamo ricevuto, sapendo quanto caro è stato il prezzo pagato dalle generazioni che ci hanno preceduto per consentirci di vivere oggi in un Paese finalmente unito, libero, indipendente e democratico, reso tale dal Sacrificio dei Suoi Figli più valorosi.
Nell’ambito delle iniziative per celebrare il Cinquantesimo della fondazione dell’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Venerdì 28 ottobre alle ore 16.00 presso l’Auditorium della Biblioteca Beghi, sede dell’ISR spezzino, per ricordare i cento anni dalla Marcia su Roma saranno presentate due figure antifasciste della storia del ‘900: Antonio “Silvio” Borgatti e Ettore Carozzo.
Dopo i saluti del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e del Presidente ISR Patrizia Gallotti, Maria Cristina Mirabello, Vice-Presidente dell’ISR spezzino presenterà il volume: “Anni clandestini, memorie dal 1904 al 1945” di Antonio “Silvio” Borgatti, curato da Aldo Giacché, un “diario” inedito scritto con stile gradevole e vivace, resoconto dell’esistenza a dir poco avventurosa di “Silvio” che fu al centro della rete clandestina della provincia e rappresentante del PCI nel CLN provinciale spezzino.
Il libro contiene anche diverse lettere e documenti scritti in clandestinità, tratti dall’archivio dell’Istituto Storico Spezzino.
Seguirà Pierluigi Castagnetti, Presidente Fondazione Fossoli che presenterà il volume su: “Ettore Carozzo, antifascista, popolare, editore dei fuorusciti in Francia”, scritto da Nicola Carozza, un saggio che inquadra storicamente il periodo e la figura di Carozzo, un intellettuale spezzino che pubblicò e distribuì dalla Francia molti autori antifascisti, censurati in patria tra cui Nitti, Sforza, Salvemini, Tarchiani, Sturzo e Labriola, assumendo anche nella sua azienda fuorusciti politici perseguitati.
Irene Giacché, editore di entrambi i volumi, porterà anch’essa un breve saluto, la presentazione sarà introdotta dalla lettura di brani a cura dell’attore Riccardo Monopoli.
Dialogherà con i relatori la giornalista Annalisa Coviello.
È prevista la partecipazione musicale di studenti del Liceo Musicale “V. Cardarelli” della Spezia.
Un’occasione per ricordare la storia dell’Istituto Storico, che da cinquant’anni anima la vita culturale, proponendo iniziative e percorsi di impegno civile e che rappresenta un patrimonio inestimabile per la Città della Spezia.
Le tappe più significative di vita dell’Istituto Storico sono state raccolte in un libretto a cura di Patrizia Gallotti e Giusy Marino dal titolo: “50 anni tra storia e futuro”, che sarà distribuito nell’occasione.
Martedì 25 Ottobrealle ore 17.00 presso il Centro studi “Memoria in Rete” (Via Gio Batta Valle 6), sarà presentato il libro di Irene Guerrini e Marco PluvianoDalla Liguria al Reich. Tra fascismo monarchico e Repubblica Sociale Italiana. Lavoro, violenza e coazione per l’economia di guerra nazionalsocialista(ed. Novalogos).
Un saggio che analizza come dal 1938 al 1945 dalla Liguria partirono almeno 14.000 uomini e donne alla volta del Reich nazionalsocialista, nell’ambito del gigantesco trasferimento di forza lavoro operato dai tedeschi in tutta Europa.
Spinti dapprima dalla disoccupazione e dai bassi salari dell’Italia fascista, dopo l’Armistizio furono in grande maggioranza vittime di retate urbane, rastrellamenti nelle campagne e nei piccoli centri, razzie nelle fabbriche in occasione degli scioperi, prelievi dalle carceri di detenuti politici e comuni.
Tra settembre 1943 e gennaio 1945 almeno 9.000 uomini e donne rappresentarono il contributo della Liguria al lavoro italiano nel Reich, che, in forma largamente coattiva, vide il trasferimento oltre il Brennero di almeno 100.000 nostri connazionali.
Il libro è anche il frutto di una minuziosa ricerca su documenti presenti negli Archivi di Stato delle province liguri, negli Archivi degli Istituti storici liguri e con il contributo di ANRPAssociazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione.
A dialogare con gli Autori ci sarà la giornalista Annalisa Coviello.
L’ISR Spezzino pubblica un importante Strumento di Lavoro, la Cronologia 1921-1922 – Politica e società locale, con qualche cenno regionale e nazionale, che consente a chi desidera avvicinarsi a tale periodo -che vede in Italia la crisi dello Stato liberale, la sconfitta delle forze popolari e il fascismo al potere- uno strumento di consultazione chiaro e argomentato come fonti, utile quale base per ricerche successive.
La Cronologia, liberamente scaricabile in formato .pdf, è preceduta da pochi dati relativi al 1919 ed al 1920, per consentire un utile raccordo storico.
Il Gruppo di lavoro che ha collaborato è costituito da: Emanuele De Luca, Simonetta Lupi, Maria Cristina Mirabello, Giorgio Pagano, Tiziano Vernazza. La sintesi e sistemazione della raccolta dati è stata curata da Maria Cristina Mirabello.
La Cronologia è un’opera in progress, e quindi ideata per integrazioni documentate nel corso del tempo.
Nell’anno del centenario dell’avvento del fascismo e nell’ambito della serie di incontri e convegni organizzati dalla rete Fascismo e antifascismo nella Toscana nord occidentale e nella Liguria orientale, 1920-1922, venerdì 14 ottobre, dalle 15.00, presso l’Auditorium della Biblioteca Beghi di La Spezia, avrà luogo un convegno di studi dal titolo: L’avvento del fascismo tra violenza e complicità delle istituzioni: la Toscana nord-occidentale e la Liguria orientale.
Il programma:
Origini del fascismo e avvento al potere, 1919-1922 Marco Palla (Università di Firenze)
Cent’anni di fascismo “buono”. Potenzialità e insidie del debunking storico Carlo Greppi (storico, scrittore)
Per un Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano. Pratiche e riti della violenza politica Giulio Taccetti (borsista Istituto nazionale F. Parri)
Per un Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano. Uno sguardo dall’Archivio centrale dello Stato Lorenzo Pera (borsista Istituto nazionale F. Parri)
Fascismo e antifascismo a Carrara e dintorni Massimo Michelucci (ISRA – Istituto Storico della Resistenza Apuana)
Cronologia 1921-1922: uno strumento didattico e di conoscenza storica. Un obiettivo sul territorio spezzino e dintorni Maria Cristina Mirabello (ISR – Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea)
Le origini culturali e politiche del fascismo pisano nel contesto dello sviluppo dei movimenti interventisti della Toscana Nord Occidentale Franco Bertolucci (Biblioteca Franco Serantini)
Fascismo e antifascismo alla Spezia: l’industria militare, la Marina, la classe operaia Giorgio Pagano (Comitato provinciale Unitario della Resistenza – La Spezia)
Scopo del convegno e della rete di ricerca composta da numerosi enti, istituti storici, associazioni è quello di mettere a tema i fattori che hanno reso possibile l’avvento del fascismo, sia dal punto di vista culturale che politico e sociale.
Nell’anno del centenario della Marcia su Roma analizzare il ruolo e la natura della violenza squadrista significa anche studiare una violenza di sistema e quindi i rapporti tra fascismo e istituzioni negli anni del primo dopoguerra.
Si darà conto delle forme di organizzazione della violenza e dei rapporti tra squadrismo fascista e istituzioni in un’area ben identificata, ovvero quella della Toscana nord occidentale, quindi Pisa e Livorno, fino ad arrivare alla Liguria orientale, quindi l’area spezzina e della Val di Magra, mettendola in rapporto con il più generale affermarsi del fascismo sul piano nazionale.
ISR – Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea,
ISRA – Istituto Storico della Resistenza Apuana,
Biblioteca Franco Serantini,
Archivi della Resistenza,
Istituto storio della Resistenza di Lucca,
ISTORECO – Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno,
Istituto Storico Toscana della Resistenza e dell’Età Contemporanea,
Museo Audiovisivo della Resistenza,
Centro Filippo Buonarroti Toscana,
ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti,
ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Per info mail: ISR@comune.sp.it o cell. 329 009 9418
Alcune immagini dell’incontro svoltosi a Genova il 28 settembre u.s. presso il Teatro Ivo Chiesa di Genova che ha visto premiati degli studenti della classe V A del liceo artistico V. Cardarelli della Spezia con il loro elaborato dal titolo “La libertà d’espressione e l’opera Refraction di Ai Weiwei”.
L’evento, dopo i saluti delle autorità, si è focalizzato sul dialogo, coordinato da Gad Lerner -giornalista e scrittore- tra il Cardinale Matteo Maria Zuppi (Presidente della Conferenza Episcopale Italiana), Patrizio Bianchi (Ministro dell’Istruzione) e Gian Maria Flick (Presidente emerito della Corte Costituzionale).