A cura di ISR La Spezia
L’ultimo grande tentativo militare di sconfiggere la Resistenza spezzina avvenne con il massiccio rastrellamento nazifascista del 20 gennaio 1945: 20.000 nazifascisti, bene armati, vestiti in modo adeguato, ben nutriti, cercarono di stringere in una morsa circa duemila partigiani, dotati di armi non ottimali, di abiti non adatti a ripararli dal freddo intenso, praticamente affamati.
Il rastrellamento fu assai pericoloso per ampiezza geografica e impiego di uomini e mezzi (cfr. mappa del rastrellamento). Tale operazione militare, ampiamente sottovalutata dalla storiografia sulla Linea Gotica, fu assai rilevante dal punto di vista strategico, perché non ebbe successo sperato dai nemici.
Infatti, dopo pochissimi giorni, le formazioni partigiane, le quali, secondo gli ordini del Comando IV Zona, avevano innanzitutto combattuto per impedire che il nemico dilagasse, e poi si erano sganciate, per salvarsi, oltre il Monte Gottero, nonostante i morti, i catturati, i feriti, i congelati, rientrarono sulle posizioni precedenti, e le mantennero, scendendo vittoriose in città il 25 aprile 1945.
Alcuni Comuni della provincia della Spezia hanno dedicato vie/piazze a tale importante episodio. Richiamiamo di seguito alcune pagine tratte dallo Stradario presente nel sito ISR, sia relativamente ai Caduti in tale fase, o a seguito di essa, sia riguardanti i fatti accaduti e i luoghi:
La Spezia
Corradini Renato
Da Pozzo Giuseppe
Grandis Ezio
Monte Gottero
Pagani Giovanni
Perini (famiglia)
Siligato Antonino
Vega Luigi
XX gennaio (fatti)
Brugnato
Brosini Vittorio
Grandis Ezio, Pagani Giovanni
Lerici
Meneghetti Giuseppe
Petriccioli Oronte
Vezzano Ligure
Morini Giuseppe
Maggiani Silvio
Sani Nello
26 gennaio 1945
Zignago
XX gennaio 1945