V.A.L. di Zona

a cura di Maurizio Fiorillo, Maria Cristina Mirabello

I V.A.L., cioè “Volontari Arditi Libertà” sono uomini scelti che, provenienti dalle varie Brigate partigiane, vanno a costituire nuclei (formati da circa dodici elementi) particolarmente adatti ad azioni di sabotaggio rapide, necessitanti di un numero basso ma estremamente determinato di componenti.

Nel gennaio 1945 il Comando Unico della IV Zona Operativa cura la formazione delle squadre “Volontari Arditi della Libertà” (V.A.L.), già previste nel regolamento generale della Zona redatto della fine del novembre precedente. Le squadre V.A.L., dovrebbero costituire una sorta di “punta di lancia” del mondo partigiano spezzino e ovviare al problema dell’eccessivo appesantimento delle Brigate e della presenza di troppi pesi morti: ogni formazione e lo stesso comando della IV Zona dovrebbero costituirne una e tenerla costantemente in azione[1].

La prima squadra V.A.L. ad agire è quella del Comando di Zona, formata da uomini provenienti sia dalle formazioni garibaldine sia dalla Colonna “Giustizia e Libertà”. Nonostante alcune difficoltà per procurarsi l’equipaggiamento necessario per l’attività di sabotaggio (armi automatiche, silenziatori e soprattutto esplosivi e detonatori), la squadra, comandata da G. Pasini “Tatto” (Commissario R. Galassi), è pronta già il 9 gennaio e inviata nella zona Ceparana-Bottagna-La Spezia. Tale squadra avrebbe ricevuto il supporto logistico da parte degli uomini di Daniele Bucchioni “Dani”[2].

Le altre formazioni dipendenti dal Comando di Zona formano le loro squadre V.A.L. nelle settimane successive (la Brigata “Gramsci” e la Colonna “Giustizia e Libertà” inviano al comando di zona le liste degli organici delle squadre tra l’11 e il 12 gennaio) ed entro l’inizio di febbraio la costituzione dei reparti V.A.L. può dirsi completata[3].

A tale proposito si può ricordare come il Comando di Zona chieda alle formazioni dipendenti di dare assicurazione della costituzione di squadre V.A.L. “secondo gli organici e le direttive già impartite da questo comando”: l’11/1/45 è completata la lista dei 12 membri della squadra VAL della Brigata “Gramsci”, mentre il giorno successiva è la volta della squadra della Colonna “Giustizia e Libertà”. La Brigata “Cento Croci”, che nel gennaio 1945 vive una grave crisi, non procede invece alla formazione della squadra V.A.L.

Nella parte iniziale del rastrellamento del 20 gennaio 1945 sono registrate azioni dei V.A.L. di Zona nell’area di Buonviaggio (La Spezia), dove passa un’importante arteria di comunicazione.

Il 26 febbraio 1945 il VAL della IV Zona attacca un’auto tedesca sull’Aurelia[4].

Durante la fase immediatamente precedente la Liberazione, il giorno 22 aprile 1945 il Comando IV Zona ordina ai V.A.L. di Zona di raggiungere la città per compiervi colpi di mano in accordo con il Comando Piazza.
 
 
VAL-SP
 
 

Fonti

  • Archivio Storico I.S.R. La Spezia (v. citazioni nelle Note della presente Scheda)
  • Archivio Storico I.S.R. La Spezia, Buste 33, 235, 342, 387
  • Bollo, Gerolamo, Tra Magra e Vara, La Resistenza alla Spezia, La Moderna, 1969, pp. 83, 84, 85, 128
  • “Relazione sul periodo operativo dal 12 al 25 aprile 1945” del Corpo Volontari della Libertà Comando IV Zona Operativa, redatta dal Comandante Mario Fontana (in “Pietro Mario Beghi-Discorsi e scritti dal 1954 al 1966”, ISR La Spezia, 1972, p.147 e segg.)
  • I “Volontari Arditi della Libertà” in Giacché Antonio, Mori M. Teresa, Biavaschi Scoccia M. Grazia, La battaglia del Gottero, I.S.R., 1973, pp.121-123
  • Fiorillo, Maurizio, Tesi di Dottorato, Uomini alla macchia, partigiani, sbandati, renitenti, banditi e popolazione nella Lunigiana storica 1943-45, a.a. 2005

 
 
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Note

[1] Il trasferimento di partigiani dalle formazioni ai V.A.L. di Zona provoca talvolta problemi per svariati motivi e per le così dette “basse di passaggio” V. Fiorillo, Maurizio, Tesi di Dottorato, cit. nelle Fonti (Fiorillo richiama AIRSP – Archivio Istituto Storico Resistenza La Spezia, fasc. 33 – AM b5 f4 458, 459, 460, 462, 463, 464, 465, 467, 468)
[2] v. Fiorillo, Maurizio, Tesi di Dottorato, cit. nelle Fonti – Fiorillo richiama AIRSP- Archivio Istituto Storico Resistenza La Spezia, fasc.33 (AM b5 f4 444, 453, 455 e 456). Per Daniele Bucchioni v. Battaglione “Val di Vara”
[3] v. Fiorillo, Maurizio, Tesi di Dottorato, cit. nelle Fonti – Fiorillo richiama AIRSP -Archivio Istituto Storico Resistenza La Spezia, fasc. 33 (AM b5 f4 448, 449, 451, 457)
[4] v. Fiorillo, Maurizio, Tesi di Dottorato, cit. nelle Fonti – dove viene richiamato il Diario della IV Zona in AIRSP – Archivio Istituto Storico Resistenza La Spezia, fasc. 691 (FF bl fl 2669)

Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea "Pietro M. Beghi" Fondazione ETS